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Vendere sui marketplace

vendere sui marketplace

Ti interessa vendere sui marketplace?
Vorresti raggiungere un pubblico molto più ampio?
Con i marketplace puoi sfruttare la loro enorme popolarità per vendere a un target di pubblico italiano o ai consumatori stranieri. Non devi investire in pubblicità, se non per spingere le tue schede prodotto, perchè i marketplace li conoscono tutti, ma le vendite non si registrano per magia.
Scopri come vendere sui marketplace, quali piattaforme scegliere e come funziona!

Vendere sui marketplace vuol dire avere la possibilità di raggiungere milioni di clienti non solo in Italia ma in tutto il mondo

Amazon e eBay sono nomi che sicuramente conosci, ma quello dei marketplace è un mondo molto vasto, fatto di portali di nicchia, siti di vendita online con numeri impressionanti di iscritti e altri portali esteri dedicati a specifici prodotti. Vendere sui marketplace richiede perciò un’analisi accurata di cosa vuoi vendere, dove e come ma ha i suoi vantaggi.

Puoi contare su una piattaforma di cui non devi occuparti dello sviluppo, essendo già pronta per essere popolata dal tuo negozio; allo stesso modo non devi fare da garante per la sicurezza delle transazioni nè devi gestire il marketing, perchè cavalchi l'onda delle attività già svolte dal portale.

Non si tratta solo di capire se è meglio vendere su Amazon o su eBay, ma si tratta piuttosto di capire se puoi avere dei margini di incasso dalle tue vendite su questi portali, quali sono quindi quelli che ti garantiscono la resa migliore e se hai abbastanza tempo e budget da dedicare all’ottimizzazione delle tue schede prodotto. E ne esistono tanti altri!

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Perchè vendere sui marketplace

I motivi per vendere sui marketplace sono tanti ma quello più importante è la visibilità che possono dare ai tuoi prodotti.

I marketplace sono nomi noti, colossi del web che da anni impongono la loro presenza online in tutto il mondo ed esserci al loro interno vuol dire contare su una base clienti fedele al portale e su continui nuovi acquirenti mossi dalla sicurezza di acquistare in luoghi affidabili.

Di riflesso tutti i brand possono beneficiare di questa notorietà, senza bisogno di fare investimenti importanti nel marketing, se non per ottimizzare una singola scheda di un prodotto da spingere più degli altri.

Un marketplace è inoltre un posto molto comodo per vendere, non solo per acquistare. Anche il venditore infatti ha un unico account con cui totalizzare le vendite, da cui può gestire in modo efficiente il catalogo prodotti e all'interno del quale non deve occuparsi della gestione clienti, se non dei messaggi privati e diretti inviati (come succede in eBay o Amazon). Ottieni dati di vendita dal marketplace, sai esattamente il numero di vendite effettuate e da questi valuti l’interesse per gli utenti nei confronti dei tuoi prodotti.

Inoltre un'opportunità importante offerta dai marketplace internazionali è quella di raggiungere consumatori all'estero. Ad esempio, con il Programma Paneuropeo di Amazon puoi vendere i tuoi prodotti tramite il servizio Prime visibili a milioni di clienti nei marketplace europei di Amazon.

Invece, se vuoi vendere direttamente su portali esteri che hanno una mole di consumatori principalmente stranieri, ci sono diverse alternative: potresti vendere su Rakuten (il principale sito che opera in Germania) o su CDiscount in Francia.

 

Come scegliere un marketplace

I marketplace per loro natura si dividono in due tipologie:

1. verticali: siti che raggruppano un’ampia offerta in un settore specifico, come Booking per i viaggi, Just Eat per il sito, Asos per l'abbigliamento
2. orizzontali: siti più ampi che offrono prodotti in differenti settori merceologici come Amazon, Alibaba, Ebay

A meno che il tuo non sia un settore per natura appartenente ad una categoria specifica (come i ristoranti o le pizzerie) per scegliere dove vendere devi fare delle considerazioni in merito alla strategia che vuoi adottare come azienda.

Vuoi diventare un punto di riferimento per una nicchia in particolare e puntare sull'esclusività del tuo catalogo, dedicato a veri fan? Allora i marketplace verticali fanno per te. Vuoi invece puntare sui numeri ed essere presente su una piattaforma con un numero molto più alto di potenziali acquirenti non interessati ad una categoria nello specifico? Allora scegli i marketplace orizzontali.

Se vuoi vendere in Italia, fai una ricerca sui marketplace più noti, individua quelli che offrono condizioni più vantaggiose in rapporto alle opportunità di visibilità che possono garantirti e fai un passo alla volta. Trovane uno e punta su quello per un primo periodo, dopodichè valuta se continuare, se aggiungerne un altro oppure se provare su un secondo marketplace.

 

Quali competenze sono necessarie per gestire un Marketplace

Non basta caricare un catalogo prodotto su un marketplace per dirsi completato un lavoro che invece richiede costanza nel tempo. Allo stesso modo non basta dedicare tempo ed energie solo per un paio di mesi e pensare che le vendite si realizzeranno da sole senza alcun imput. Per gestire un marketplace ci vogliono competenze analitiche e strategiche perchè è necessario ottimizzare gli investimenti per avere un adeguato ritorno sull'investimento.

I marketplace devono essere utilizzati come canale di vendita che però non si realizza per il solo fatto di esserci, ma soprattutto grazie alla capacità di saper sfruttare notorietà e visibilità dei canali stessi. Ci vuole visione strategica per capire quale sarà il percorso di crescita all'interno di questi canali, bisogna conoscere appieno le possibilità di ROI offerte da ogni singolo prodotto per determinare su quali ha più senso investire in quanto il margine aumenta ed è necessario ottimizzare le schede di quei prodotto che diventano vere e proprie calamite di attrazione del traffico.

 

Cosa fa un Marketplace Manager

Non vanno sottovalutati impegno e competenze necessarie per ottenere buoni risultati sui marketplace, aspetti che può garantire un Markeplace Manager, un professionista cioè specializzato nella gestione strategica e operativa nella vendita sui marketplace che ottimizza gli investimenti su questo canale. Nello specifico una figura di questo tipo si occupa di:


  • gestire i prezzi di vendita per realizzare i migliori margini possibile
  • customer service per gestire la relazione con i clienti
  • definizione business plan per approdare correttamente su questi canali
  • traduzione schede prodotti rivolti a mercati esteri
  • strategia multicanale
  • espansione delle vendite in Europa o in paesi Extra CEE
  • consulenza fiscale
  • analisi del mercato e dei competitor sui marketplace
  • scelta dei marketplace più adeguati sulla base del business plan
  • apertura account e sincronizzazione cataloghi su più marketplace
  • creazione schede prodotto e ottimizzazione
  • gestione eventuali ads, programmi e promozioni

Quanto costa vendere su Amazon

Vuoi alcuni consigli per vendere su Amazon?

Innanzitutto cerca di capire se ha senso che tu sia presente su questo portale. Per vendere su Amazon devi prima di tutto scegliere l’account Seller a seconda della mole di vendite che prevedi realizzerai. Ci sono due tipologie di venditori su Amazon che possono scegliere tra Account di Base e Account Pro.

 

  • Account base: è destinato a chi conta di realizzare meno di 40 vendite al mese e pertanto non è prevista alcuna quota di abbonamento mensile ma un piano di commissioni vendita a 0,99 € per articolo a cui si aggiungono commissioni di vendita che variano a seconda della categoria di appartenenza dei prodotti venduti.
  • Account Pro: è il piano professionale destinato a chi realizza più di 40 vendite al mese per un abbonamento mensile di 39 € (escl. IVA). Rispetto all'account Base, il Pro ha una serie di vantaggi, tra cui la possibilità di vendere prodotti in tutte le categorie, avere accesso a Seller Central API e Web Services di Amazon e creare un account su Seller Central.

Se vuoi vendere su Amazon devi considerare anche i costi di affidarti al servizio FBA, la gestione della logistica, del magazzino e delle spedizioni affidata direttamente ad Amazon. Con questo programma il marketplace si prende in carico la gestione di tutte le spedizioni ai clienti in Italia e in Europa mentre tu come venditore spedisci i prodotti direttamente al suo magazzino. Tu dovrai pagare:


  • tariffe di gestione e stoccaggio costo abbonamento Amazon Seller (venditori professionali) di 39€/mese
  • commissione a vendita del 15%

🎯Clicca qui se vuoi prima leggere: 9 consigli per vendere su Amazon

I pro e i contro di vendere su Amazon in realtà non si riducono solo ai costi che possono essere molto più convenienti di una gestione diretta e autonoma delle vendite tramite e-commerce proprietario. La notorietà del portale è uno dei benefici legati alla vendita su Amazon, così come la possibilità di raggiungere un target internazionale lasciando ad Amazon la completa gestione di logistica e spedizioni. Non chiederti solo quanto costa vendere su Amazon, cerca di capire prima di tutto se è il canale più adatto a te.

 

Quanto costa vendere su eBay

Molti acquirenti scelgono eBay come marketplace per i propri acquisti perchè viene percepito come più economico e completo nei sistemi di pagamento (dal momento che integra Paypal). Se come azienda quindi vendi dei prodotti che non hanno prezzi esorbitanti questo canale potrebbe essere quello giusto per te.

Devi registrarti con un account da rivenditore professionale e pagherai una tariffa d'inserzione e una commissione sul valore finale quando l'oggetto viene venduto, la prima sempre addebitata, la seconda solo se vendi l’oggetto (l’importo varia in base alla categoria di appartenenza dei prodotti e viene calcolata come percentuale del costo della transazione finale, incluse le spese di spedizione).

Inoltre, con un'iscrizione mensile, puoi anche avere un Negozio eBay con cui puoi creare una vetrina personalizzabile. Ci sono 3 pacchetti:


  • Base: 300 Inserzioni Compralo Subito (19,50€)
  • Premium: 10.000 Inserzioni Compralo Subito (39,50€)
  • Premium Plus: illimitate Inserzioni Compralo Subito (149,50€)

Quindi, quando vendere su eBay? Quando il tuo target non è alto spendente (gli acquirenti eBay tendono a cercare occasioni e sono disposti ad aspettare attraverso un'asta per risparmiare), se vendi oggetti vintage, che qui sono molto richiesti e se puoi garantire pagamenti tramite Paypal, visto come plus, ad esempio, rispetto ad Amazon, dove non è consentito.

🎯Clicca qui se vuoi leggere: Vendere su Amazon o Ebay: quale è meglio?

 

Quali marketplace scegliere per vendere all’estero

Come faccio a vendere su un marketplace... internazionale?

Nella scelta del marketplace ovviamente devi considerare anche il paese di destinazione. In Italia Amazon e eBay sono sicuramente i più noti, ma all’estero ci sono altri marketplace che sono diventati dei punti di riferimento per la clientela nazionale. In Europa, ad esempio, questi sono solo alcuni dei nomi più noti:


  • Otto, la seconda più grande azienda di e-commerce in Germania
  • Cdiscount, il secondo e-commerce più visitato in Francia
  • Allegro, il più grande mercato online in Polonia
  • Bol.com, il rivenditore più popolare tra i consumatori olandesi

Se invece vuoi vendere sul mercato americano, tra i più famosi ci sono Newegg, un marketplace verticale dedicato ai prodotti elettronici che si è poi allargato a coprire più categorie e Sears che adotta diverse piattaforme per promuoversi, inclusi punti vendita fisici dove presentare i brand poco noti.

 

Sincronizzazione prodotti tra e-commerce e marketplace

Investire in un marketplace avendo anche un e-commerce richiede integrazione: i due canali devono essere integrati, non usati come fonte alternativa e sporadica di vendite. Gli aggiornamenti dei prodotti del resto devono essere simultanei, quindi se diminuiscono le disponibilità in magazzino sia lo store online che il negozio sul marketplace devono essere aggiornati. Non puoi rischiare che venga effettuato un ordine su un canale se quel prodotto è stato esaurito nell'altro.

Se ad esempio per il tuo store online utilizzi Prestahop, ci sono due modi per sincronizzarlo con i Marketplace:

1. usare un software gestionale integrato su cloud che ti permetta di vendere di più sui Marketplace e tenere sempre aggiornato il magazzino
2. usare moduli Prestashop differenti a seconda del Marketplace dove operi per sincronizzare i prodotti e gestire gli ordini (insieme ad un buon CRM)

🎯Clicca qui se vuoi prima leggere: Come Prestashop sincronizza i Marketplace con il tuo ecommerce

Non è ipotizzabile infatti una gestione manuale delle vendite: il rischio è troppo alto. Inoltre non è necessario che tutto il catalogo prodotti sia presente sui marketplace, tant'è che chi vende su questi portali solitamente fa una selezione accurata di quei prodotti che:


  • hanno margini più alti (in funzione delle commissioni aggiuntive da pagare per la loro vendita)
  • richiedono maggiore visibilità (che puoi trarre dalla notorietà dei portali stessi)
  • hanno un target di consumatori di nicchia (più facilmente raggiungibile da un marketplace specifico e specializzato)

Queste tre opzioni possono sovrapporsi oppure no. In ogni caso, non devi disperdere budget "buttando" casualmente tutti i prodotti in un marketplace, piuttosto devi fare un'analisi strategica e di costi rispetto a quelli che può avere senso vendere su un e-commerce proprietario e/o su un marketplace.

 

Quali sono i tempi per ottenere dei risultati

Esserci non è condizione univoca per vendere sui marketplace con successo. Anche la presenza del tuo brand su uno di questi portali richiede impegno e capacità di saper ottimizzare le tue schede prodotto e far atterrare traffico, anche da fonti esterne.

A seconda di quanto quindi investi in queste attività, registrerai risultati in più o meno tempo. Ad essere famosi infatti sono i portali in sè non i prodotti al loro interno.

Non devi quindi abbandonare il tuo catalogo prodotti sperando che dall'alto spuntino le vendite, ma devi essere pro-attivo e lavorare per vendere. La competizione è molto alta, quindi prodigati per registrare vendite e aumentarle nel tempo:


  • proponi prezzi concorrenziali, che vuol dire non troppo bassi ma applica una tariffa che ti permetta di trarre un guadagno tale da consentirti di investire sull’ottimizzazione dei tuoi prodotti nel marketplace per aumentare le vendite
  • ottimizza titolo e schede prodotto per emergere quando gli utenti fanno una ricerca precisa
  • se non puoi garantire una logistica e spedizioni affidabili, precise e veloci individua il partner che possa effettuare anche spedizioni singole ma veloci con ritiri giornalieri o affidati direttamente alla piattaforma (come FBA di Amazon)
  • investi parte del budget pubblicitario in campagne che portino traffico ai tuoi prodotti, internamente tramite il marketplace (come le sponsorizzazioni) o esternamente tramite un blog, i social o Google Ads.

Conclusioni

Vendere sui marketplace ha i suoi vantaggi ma non basta caricare un prodotto per sperare di registrare numeri mozzafiato. Richiede comunque un impegno in termini di risorse, di tempo e di budget, per spodestare la concorrenza, che su questi portali è sempre più ampia.

Vendere sui marketplace conviene se hai trovato il canale giusto e i prodotti che ti permettono una marginalità considerevole o almeno tale da non rendere vani i tuoi investimenti.

 

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