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E-commerce: fattura o scontrino fiscale?

ecommerce scontrino fiscale

Hai aperto da poco il tuo e-commerce o ti stai avvicinando solo ora alle questioni legali del tuo negozio online? Non sai come comportarti tra l'emissione di scontrino fiscale o fattura dopo la vendita online? Prova a leggere questo articolo, ti aiuterà ad avere le idee un po' più chiare...

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E-COMMERCE E ADEMPIMENTI FISCALI: COME GESTIRE LE VENDITE ed in particolare l'emissione di fattura o scontrino fiscale.

La normativa IVA prevede delle semplificazioni per tutti coloro che esercitano l’attività di commercio elettronico nei confronti dei consumatori finali residenti nel territorio dello Stato Italiano.

La particolarità della normativa fiscale consiste in alcune differenze di regolamento tra l’ecommerce diretto e l'ecommerce indiretto.

Chiariamo un concetto molto importante: tutti coloro che vogliono aprire un’attività di ecommerce o gestiscono un negozio online, devono conoscere e rimanere aggiornati sui cambiamenti degli aspetti fiscali che riguardano anche la vendita online.

La normativa fiscale di un ecommerce varia a seconda che si tratti di:

  • Commercio elettronico diretto: l'oggetto dell'acquisto è sempre un bene immateriale. Si tratta del commercio di un bene o servizio che avviene esclusivamente, totalmente e direttamente online. (film, musica, etc). Sono ecommerce diretti, dunque, tutte quelle attività che commercializzano attraverso internet beni digitali.  Questo fa si di identificare la vendita come una prestazione di servizi, dato che il cliente finale non riceve a casa nessun oggetto materiale. Se volessimo fare un esempio di ecommerce diretti potremmo parlare di servizi di hosting o vendita di file scaricabili o immagini digitali e musica.

  • Commercio elettronico indiretto: l'oggetto dell'acquisto è un bene fisico, che viene venduto ai consumatori finali attraverso il web e fisicamente spedito a casa dell'acquirente o ritirato direttamente presso la sede del venditore. A questo punto possiamo immaginare che sono più gli ecommerce diretti che non il contrario a vendere online. L’attività di e-commerce indiretto si caratterizza dalla vendita del bene che avviene tramite modalità telematiche e dalla consegna del bene che avviene tradizionalmente con corriere, vettore o servizio postale.

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La normativa fiscale per un ecommerce diretto (beni virtuali)?

Nel caso di Commercio elettronico diretto, l'IVA sull'importo pagato dall'acquirente, verrà applicata secondo le aliquote del Paese membro dell’Unione Europea in cui è residente il cliente stesso.
La nuova normativa introdotta il 1° Luglio 2021,  impone ai titolari di e-commerce diretto UE o Extra UE con clienti privati nel mercato europeo, di aderire al cosiddetto regime MOSS (Mini One Stop Shop).
Tale regime viene offerto alle imprese di ecommerce diretto in modo da non dover registrare la P.IVA in tutti gli Stati membri in cui sono domiciliati i clienti.
Basta effettuare la registrazione al MOSS, effettuare l’identificazione fiscale e renderlo come punto di riferimento per tutti gli adempimenti IVA.

Le modalità di applicazione dell’Iva sono differenziate a seconda dello status del committente:

  • Nei rapporti B2B, il cliente deve applicare l’imposta con il meccanismo del reverse charge art. 7-ter;

  • Nei rapporti B2C, invece, l’imposta viene pagata direttamente dal fornitore (comunitario o extracomunitario), previa identificazione tramite regime speciale del “Mini Sportello Unico” (MOSS).

Quindi per i rapporto B2C dato che la vendita di servizi o beni virtuali rientra nella vendita per corrispondenza non è obbligatorio emettere scontrino o ricevuta fiscale secondo la normativa Risoluzione n 274/E/2009 dell’Agenzia delle Entrate.

La normativa fiscale per il commercio elettronico indiretto (beni materiali)?

Si tratta di commercio elettronico indiretto, quando la vendita del prodotto fisico o materiale avviene mediante il canale telematico e viene fiscalmente consegnato al cliente pagante.

Nel caso in cui l’acquirente è un consumatore finale residente in Italia, le transazioni sono soggette al regime previsto per le vendite per corrispondenza. 

Anche in questo caso a seconda dello status del cliente si dovrà emettere fattura elettronica nel caso la richiesta avvenisse da una società mentre nessun scontrino se fosse un cliente privato.

 

Fattura o scontrino fiscale per la vendita online.

Dato che esistono diversi metodi per certificare la vendita di un prodotto vorremmo fare un po' di chiarezza:

Fattura Immediata o Differita

E' un documento fiscale che dal 1 Gennaio 2019 dev'essere emessa in formato digitale.

Non tutti però sono obbligati all'emissione e come è indicato nel sito dell'agenzia delle entrate:

  • "Sono esonerati dall'emissione della fattura elettronica solo gli operatori (imprese e lavoratori autonomi) che rientrano nel cosiddetto “regime di vantaggio” (di cui all'art. 27, commi 1 e 2, del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2011, n. 111) e quelli che rientrano nel cosiddetto “regime forfettario” (di cui all'art. 1, commi da 54 a 89, della legge 23 dicembre 2014, n. 190)."
  • "A tali categorie di operatori si possono aggiungere i “piccoli produttori agricoli” (di cui all’art. 34, comma 6, del Dpr n. 633/1972), i quali erano esonerati per legge dall’emissione di fatture anche prima dell’introduzione dell’obbligo di fatturazione elettronica."

La fatturazione elettronica è un documento digitale, in formato XML, che vista la sua natura ha possibilità di essere spedito in digitale attraverso strumenti resi disponibili, solitamente dal commercialista e che fanno si che l'Agenzia delle Entrate ed il vostro cliente possano riceverle.

Tutti i commercianti hanno l’obbligo di trasmettere le proprie fatture al Sistema di Interscambio, che revisiona e certifica la correttezza dei dati presenti e la data di emissione.

Gli e-commerce hanno l’obbligo di emettere fattura SOLO in caso di vendita B2B con partita IVA e di richiesta esplicita anche da parte di clienti privati nel caso ad esempio di detrazioni fiscali su prodotti particolari.

Per questo motivo, nella pagina di check-out del tuo ecommerce, devono essere presenti una serie di campi, per regolamento, nella di registrazione dei dati cliente che richiede fattura:

  • Indirizzo PEC
  • Codice Destinatario o SDI

Non tutti e due i campi sono obbligatori alla compilazione infatti se non vengono lasciati dal richiedente, è possibile inserire al posto del Codice Destinatario 7 volte zero per destinare la fattura direttamente nel cassetto fiscale del cliente.

Oltre a questi campi aggiuntivi e ai soliti dati aziendali come ragione sociale, partita iva ed indirizzo della sede legale, sarà possibile effettuare fattura digitale ed inviarla sul sistema di interscambio.

Le fatture immediate sono quelle emesse immediatamente alla cessione del bene, e la trasmissione al sistema di interscambio, deve avvenire entro il dodicesimo giorno dalla data di effettuazione dell’operazione, quindi non è più necessario che la data di effettuazione coincida con quella di emissione.

Le fatture differite sono documenti emessi successivamente alla cessione del bene a sostegno delle quali sono emessi documenti di trasporto o altri documenti in base alla cessione di beni o prestazione di servizi.  Si stabilisce che l’emissione deve avvenire entro il giorno 15 del mese successivo a quello di effettuazione dell’operazione.

Scontrino Fiscale

Lo scontrino fiscale è un documento fiscale emesso verso i privati che solitamente viene emesso quando si completa la prestazione e si incassa il corrispettivo.

L'emissione avviene tramite registratori di cassa presenti nei negozi fisici.

Dal 1 gennaio 2020 la nuova normativa sugli scontrini fiscali, identifica il fatto che le chiusure giornaliere vengono eseguite tramite l'invio telematico all'Agenzia delle Entrate del totale delle vendite giornaliere.

Questo ha creato un po di fraintendimenti sulla questione vendita online e scontrino digitale. per rispondere si ricorda che le attività di commercio elettronico sono esonerate dall'obbligo di emissione dello scontrino elettronico.

Tutti i corrispettivi derivanti dagli ecommerce sono esclusi dalla nuova normativa, previo l’obbligo di annotare operazioni sul registro dei corrispettivi. 

Questo significa che il libro dei corrispettivi non è stato abolito, ma può essere comunque utilizzato come strumento riepilogativo delle vendite giornaliere del vostro ecommerce.

Normativa per le vendite nella comunità europea

La normativa fiscale inerente al commercio online nella comunità europea dal 1 gennaio 2020 prevede delle modifiche consistenti.

Infatti se prima di tale data il venditore italiano che aveva effettuato la vendita con suo ecommerce applicava l’IVA italiana, secondo delle soglie diverse per ogni paese EU, ora le cose sono differenti.

Infatti oggi:

  • non verrà più applicata la disciplina sulle “vendite a distanza” ma si applicherà in generale che le operazioni di commercio online saranno territorialmente rilevanti nel Paese UE di destinazione dei beni acquistati dati privati;
  • saranno eliminate le attuali soglie e sarà introdotta un’unico valore di soglia di € 10.000, per tutti gli stati membri;
  • al momento del superamento della soglia unica si applicherà il principio generale di operazioni territorialmente rilevanti ai fini Iva nel Paese UE di destinazione dei beni;
  • i venditori potranno optare per la procedura semplificata MOSS , come per il commercio elettronico diretto che evita al venditore di identificarsi nel paese dell’acquirente.

Vendere sui Marketplace aspetti fiscali

Gli aspetti fiscali e di fatturazione dei Marketplace rappresentano il punto cardine dei dubbi che interessano i nuovi venditori.

Amazon, ad esempio, avvisa i suoi venditori, che l’Iva è addebitata su tutti gli ordini spediti o trasportati nello Stato Italiano o in uno Stato membro UE, nei confronti di persone fisiche non soggetti d’imposta.

Anche per chi vende sui marketplace la normativa resta quelle degli ecommerce.

La questione è legata più alla vendita all'estero, dove risulta più semplice rispetto al proprio sito web.

In questo caso va tenuto in considerazione non più solo le commissioni di vendita che i marketplace prelevano dai nostri guadagno ma anche i costi supplementari per la gestione fiscale.

Abbiamo un servizio dedicato alla gestione dei makretplace che potrebbe aiutarti in tal senso. Leggi Gestione Marketplace.

Come avere un ecommerce in regola

Avere un ecommerce a norma di legge è fondamentale per evitare problemi di sanzioni a livello nazionale ed europeo e, soprattutto, per dare una sicurezza totale ai propri clienti.

Per avere un negozio online a norma di legge bisogna seguire alcune regole generali:

  • Indicare i dati aziendali: devono essere accessibili sia dalla Homepage che da ogni pagina interna:

    • Ragione Sociale

    • Sede Legale

    • Contatti aziendali

    • Partita Iva

    • Numero fisso della sede o numero verde

  • E' buona norma indicare una politica di spedizione e consegna : i clienti devono conoscere ogni aspetto della spedizione dei prodotti. È bene specificare:

    • I tempi di consegna previsti

    • Il costi di spedizione

    • Paesi in cui i prodotti non possono essere spediti

  • Indicare una politica dei resi e rimborsi: è fondamentale per mantenere il rapporto di fiducia con il cliente. 

    • Tutti gli acquisti possono essere annullati entro i 14 giorni previsti dalla legge.

    • Indicare se il costo di spedizione del reso è a carico del cliente o dell’azienda.

    • Indicare le tempistiche del reso.

    • La pratica di rimborso deve essere trasparente e trascritta sul sito web.

  • Indicare i termini e le condizioni di vendita: inserire nel sito web tutte le clausole relative alle condizioni di vendita:

    • Clausole Legali

    • Informazioni sui prodotti

    • Limitazioni di responsabilità

    • Clausole sul reso e rimborsi

    • Scelta della giurisdizione

    • Termini di consegna

    • Protezione Privacy sui dati degli utenti

    • Indicare la normativa europea GDPR

    • Conformità con la pubblicità online

    • Tasse e imposte

    • Conformità PCI (Payment Card Industry)

Abbiamo cercato di darti informazioni utili per capire un po' meglio gli aspetti fiscali che riguardano gli e-commerce. 

Per avere una panoramica completa degli adempimenti fiscali da rispettare leggi anche "Obblighi fiscali per iniziare a vendere online". 

Ma ricorda, l’argomento fiscale in ambito e commerce è parecchio complicato e con le nuove normative sono state modificate parecchi parametri e regolamentazioni.

Per questo è importante e fondamentale rivolgersi ad un professionista che saprà guidarvi nella direzione corretta per avere informazioni chiare, puntuali e corrette.

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