Accessibility Act: Adeguarsi alla Legge Stanca entro giugno 2025

Come rendere il tuo e-commerce accessibile e conforme all’Accessibility Act?

Quali sono le nuove normative sull’accessibilità per gli e-commerce?

L’Accessibility Act impone nuovi standard per garantire che i siti web, inclusi gli e-commerce, siano utilizzabili da tutti, comprese le persone con disabilità. Ma cosa significa concretamente per chi gestisce un negozio online? Dall’ottimizzazione della navigazione alle scelte di design inclusive, vediamo quali sono le best practice per migliorare l’accessibilità del tuo e-commerce e offrire un’esperienza utente davvero universale.

Adeguarsi all'Accessibility Act e alla Legge Stanca: Ecco perché non puoi permetterti di ignorare le nuove normative

 

L'Importanza dell'Accessibilità Digitale per le Persone con Disabilità

Oggi, nell'Unione Europea, ci sono circa 101 milioni di persone con disabilità, pari al 27% della popolazione complessiva. Questo numero significativo evidenzia la necessità di rivoluzionare il modo in cui concepiamo la navigazione internet, per semplificare l'accesso ai servizi digitali per le persone con disabilità visive, uditive e cognitive. La semplificazione dei siti è diventata un'esigenza non più rinviabile: tutti hanno diritto ad accedere ai contenuti del web e ai servizi digitali, senza difficoltà e barriere. L'accesso a internet è essenziale per richiedere servizi online e ottenere informazioni. Se per la maggior parte degli utenti navigare è semplice, per molti altri rappresenta una sfida.

L'European Accessibility Act (EAA), emanato dall'Unione Europea nel 2019, è un atto legislativo rivoluzionario, destinato ad avere un impatto significativo sulla vita delle persone con disabilità, permettendo loro di partecipare più facilmente alla società. A partire dal 28 giugno 2025, i prodotti web e i servizi digitali dovranno possedere determinati requisiti per garantire a tutti la possibilità di accedervi senza difficoltà.

Contesto e obiettivi dell’Accessibility Act

L'European Accessibility Act si inserisce in un contesto giuridico già disciplinato da altre normative, in particolare la Legge Stanca. Emanata nel 2004, la Legge Stanca ha segnato l'inizio di un percorso volto a tutelare i diritti delle persone con disabilità. La strada è ancora lunga, ma l'avvicinarsi del 28 giugno 2025 rende la concreta realizzazione del progetto sempre più realistica. La Legge Stanca è stata modificata dal:

  • Decreto legislativo numero 106/2018 (attuazione della Direttiva UE 2016/2102 sull'accessibilità dei siti web e delle applicazioni mobili degli enti pubblici).
  • D. Lgs. numero 76/2020, convertito con modificazioni dalla legge 120/2020 (estensione dell'ambito di applicazione ai soggetti privati).
  • Decreto legislativo numero 82/2022 (recepimento della Direttiva UE 2019/882, European Accessibility Act).

Convenzione ONU, Legge Stanca e EAA

L'European Accessibility Act è una direttiva europea sull'accessibilità digitale, emanata ad aprile 2019 e recepita dall'Italia nel maggio 2022, destinata a entrare in vigore a giugno 2025. Nasce per recepire la "Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dei disabili", adottata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 13 dicembre 2006 ed entrata in vigore il 3 maggio 2008.

La Legge Stanca ha rappresentato l'inizio di questo percorso rivoluzionario volto a favorire l'uso degli strumenti informatici da parte delle persone con disabilità, emanando le prime disposizioni in materia e fornendo linee guida e regole standard per rendere i siti internet più accessibili, in modo che le persone con disabilità abbiano accesso ai servizi forniti attraverso sistemi informatici semplici e intuitivi, soprattutto quelli del settore pubblico. Per assicurarne l'attuazione, la legge prevede anche l'applicazione di sanzioni in caso di mancato rispetto.

A chi si rivolge la legge Stanca?

Il comma 1 dell'art. 3 della Legge Stanca definisce i soggetti a cui si rivolgono gli obblighi, tra cui:

  • Enti di assistenza e riabilitazione.
  • Pubbliche amministrazioni ed enti pubblici locali e regionali.
  • Aziende private concessionarie di servizi pubblici e aziende municipalizzate regionali.
  • Soggetti che godono di contributi pubblici o agevolazioni.
  • Imprese di trasporto o di comunicazione con prevalente partecipazione di capitale pubblico.
  • Altri soggetti di diritto pubblico.

Infine, il comma 1-bis dell'art. 3 include coloro che "offrono servizi al pubblico tramite siti web o applicazioni mobili, con un fatturato medio, negli ultimi tre anni di attività, superiore a cinquecento milioni di euro", 1 indicando che la legge riguarda tutte le pubbliche amministrazioni e le realtà aziendali di particolare rilievo sul mercato italiano.

Dal 2025, la normativa si include anche le PMI che soddisfano almeno uno dei seguenti criteri:

  • Fatturato aziendale superiore a 2 milioni di euro.
  • Almeno 10 dipendenti.

Questa espansione mira a garantire un'accessibilità digitale più ampia, coinvolgendo un maggior numero di operatori economici.

Requisiti di accessibilità: come deve essere un sito internet per essere accessibile?

La legge Stanca non si occupa solo di definire obblighi di adeguamento ai soggetti sopra indicati, ma definisce alcuni criteri da rispettare per l'adeguamento dei siti, al fine di renderli più intuitivi. La disposizione prevede:

  • Contenuti strutturati per una navigazione semplice.
  • Sostituzione delle immagini con testi alternativi.
  • Interfacce utente facili.
  • Accessibilità tramite mouse e tastiera.
  • Testi grandi e nitidi.
  • Sottotitoli e informazioni chiare.
  • Layout coerente.
  • Colori che facilitano la navigazione.
  • Informazioni, registrazione e pagamenti intuitivi.

L'accessibilità è fondamentale anche per gli utenti che navigano da dispositivi mobili. Per scoprire come ottimizzare la UX mobile in modo da garantire un'esperienza inclusiva, consulta il nostro articolo Ottimizzare la User Experience mobile.

EAA: cosa prevede nel dettaglio

In sintesi, tutti i sistemi operativi, terminali, servizi bancari e siti e-commerce messi a disposizione degli utenti dovranno essere modificati per renderli accessibili a partire dal 28 giugno di quest'anno, pena l'applicazione di una multa pari al 5% del loro fatturato. Questo obbligo è già in vigore per le pubbliche amministrazioni con un fatturato medio triennale maggiore di cinquecento milioni di euro. I servizi digitali e i software dovranno rispettare le linee guida WCAG 2.1 ("Web Content Accessibility Guidelines"), rilasciate dal consorzio W3C ("World Wide Web Consortium"). Queste linee guida, oltre a imporre ai fornitori dei servizi digitali la "dichiarazione di conformità", stabiliscono diversi livelli di accessibilità, dove il livello minimo accettabile è "AA". La dichiarazione di conformità deve essere accompagnata da documentazione tecnica e deve essere disponibile per i clienti.

Adeguarsi all’European Accessibility Act

L'adeguamento all'European Accessibility Act richiede un piano strutturato, che inizia con un'analisi dello stato attuale del sito e dei servizi digitali. Il processo di adeguamento si articola in quattro fasi:

  • Controllo di accessibilità:
    • Analisi della navigazione da tastiera e compatibilità con tecnologie assistive.
    • Verifica del contrasto cromatico.
    • Valutazione delle modalità di registrazione, checkout e form.
    • Test con utenti reali.
    • Controllo della conformità alle WCAG 2.1 livello AA.
  • Correzione dei siti:
    • Miglioramento della navigabilità.
    • Revisione di testi e linguaggio.
    • Aggiornamento di moduli, documenti digitali e multimediali.
    • Accesso immediato alle informazioni importanti.
  • Formazione del personale:
    • Formazione continua sulle linee guida di accessibilità.
    • Verifica e aggiornamento costante dell'accessibilità.
    • Controllo continuo dei contenuti

A chi si rivolgono le disposizioni previste dal EAA?

L’European Accessibility Act si rivolge a tutte le aziende attive nel mercato europeo (incluse quelle con sede al di fuori dell’UE) che forniscono servizi digitali accessibili ai cittadini europei, tra cui:

  • Aziende private (marketplace, siti di prenotazione, portali per il food delivery, servizi di streaming e cloud computing).
  • Banche e piattaforme finanziarie (istituti bancari fisici e online, piattaforme di pagamento online).
  • Produttori di software e dispositivi digitali (computer, telefoni, lettori digitali ed e-reader).
  • Sviluppatori di software, app o piattaforme digitali.
  • Pubbliche amministrazioni (pagine internet, app e servizi digitali di enti comunali e regionali, Ministeri, enti pubblici e siti di facoltà universitarie).
  • Ospedali e strutture sanitarie.
  • Aziende che creano siti o applicazioni per enti pubblici.

Accessibilità: non solo un obbligo ma anche un’opportunità strategica per le aziende

L'European Accessibility Act rappresenta un'opportunità unica per le aziende di mostrarsi innovative e distinguersi dalle realtà più statiche, attraverso la creazione di un'esperienza digitale migliore e facilmente fruibile. Questo perché un sito semplice, intuitivo e accessibile permette agli utenti di navigare in modo più fluido, portando con sé una serie di vantaggi strategici: adeguarsi all'European Accessibility Act significa garantire a tutti un'esperienza più positiva sul web, perché permette a tutti gli utenti di interagire con i contenuti digitali in modo totalmente autonomo. I vantaggi immediati che ne derivano? Un maggiore coinvolgimento degli utenti su internet e una navigazione più efficace. Un sito web ben strutturato è quello che viene progettato per essere usato da tutti indistintamente, anche da chi ha problemi motori, uditivi, visivi e cognitivi. Grazie all'adeguamento delle aziende e della pubblica amministrazione all'European Accessibility Act le persone diversamente abili si vedranno aprire le porte del web: uno strumento di inclusione senza precedenti.

Siti più Seo-friendly 

Grazie alla normativa sull'accessibilità digitale, i siti web non solo saranno più fruibili e inclusivi, ma anche più SEO-friendly: una struttura più chiara, organizzata e usabile migliora il posizionamento sui motori di ricerca e la reputazione aziendale, dimostrando un impegno verso l'inclusione. L'adeguamento all'accessibilità digitale è una strategia aziendale che porta vantaggi concreti, trasformando il web in un luogo più giusto, equo e fruibile.

Conclusioni

Adeguarsi all'European Accessibility Act non è solo una questione di legge, ma anche una grande opportunità per le aziende. Un sito web accessibile è migliore per tutti, aiuta a farsi trovare sui motori di ricerca e migliora l'immagine dell'azienda. Oggi, l'inclusione è molto importante, e le aziende che guardano al futuro lo sanno. Investire nell'accessibilità significa costruire un futuro in cui tutti possono partecipare.

Se vuoi sapere come rendere il tuo sito web accessibile, contattaci per una consulenza. Insieme possiamo trasformare l'accessibilità in un vantaggio per la tua azienda.

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