Ecommerce trend 2020
Quali sono i trend 2020 per gli ecommerce?
Voice search, dropshipping, intelligenza artificiale: gli store online saranno sempre più tech, sempre più responsive ma soprattutto sempre più importanti per il commercio al dettaglio.
Se stai pensando di aprire un negozio online, ecco i trend 2020 (utili, in realtà, anche se ne hai già uno e vuoi ottimizzare le tue entrate e aumentare le vendite.
Indice
Gli sviluppi degli ecommerce nel 2020, un anno importante per la crescita delle vendite online e delle tecnologie.
Il 62% degli italiani acquista su un sito ecommerce e questa percentuale sembra destinata ad aumentare ancora.
In particolare, i settori che nel corso del 2018 hanno registrato un notevole fatturato in Italia sono la categoria del “tempo libero”, con il 41,3% del fatturato totale, il settore turistico, con il 28% del fatturato ed il settore di salute e bellezza, in aumento con il 23% grazie anche alla presenza delle farmacie online.
Nel 2019 la crescita è del 18%, diminuisce la navigazione da desktop (da 35,4 a 28,4 milioni di utenti unici al mese), mentre il mobile viene utilizzato mensilmente dal 67% della popolazione. I consumatori online sono circa 38 milioni e si prevede che entro il 2023 raggiungeranno quota 41 milioni, dati che dimostrano quanto gli e-commerce stiano crescendo.
Le statistiche di Casaleggio Associati, riguardo al 2019, sottolineano che rispetto al fatturato, il 55% delle imprese che vende online rileva un aumento nella produzione fino al 6% in più della media.
Ecco perché è importante ottimizzare la propria strategia di vendita online con un occhio di riguardo a quelli che saranno i trend per il 2020.
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Gli ecommerce sono sempre più smart(phone)
In Italia lo smartphone viene utilizzato dai consumatori molto di più che nel resto d’Europa: l’85% della popolazione web infatti usa i dispositivi mobili per fare un acquisto online, il 34% lo usa spesso e il 14% sempre.
Coloro che acquistano online si aspettano di compiere esperienze d'acquisto coerenti e coinvolgenti, avendo accesso al prodotto attraverso ogni canale digitale possibile, smartphone inclusi.
Per questo motivo pretendono e si aspettano che il passaggio da un canale all'altro sia fluido e privo di intoppi.
Nelle vendite online, insomma, i dispositivi mobili giocano un ruolo sempre più rilevante e nel 2020 accrescerà sempre di più la quota di consumatori che si affideranno al proprio smartphone per fare shopping, chiaramente a patto che l'ecommerce sia strutturato in modo tale da consentire un’esperienza di acquisto soddisfacente.
Ecco alcuni consigli per farlo:
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coerenza e chiarezza visiva sui bottoni: le operazioni più ovvie e più ricercate, quindi banalmente le call to action "acquista", "maggiori info", "prezzi" etc devono essere in evidenza, sia con colori e font adeguati, sia nel testo stesso;
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pagamento semplice e veloce: per facilitare l’acquisto è fondamentale che i passaggi di pagamento siano pochi in modo da accelerare i tempi e velocizzare il passaggio tra ricerca info e pagamento;
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design responsive (se ne parla da tanto): il layout grafico deve tenere conto delle dimensioni dei differenti dispositivi con le rispettive differenze di navigazione fra le varie piattaforme iOS, Android, Windows e i sistemi desktop;
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velocità della pagina mobile: le pagine devono caricarsi velocemente, per cui tutti i media caricati sul negozio online devono essere leggeri e l'ecommerce deve avvalersi di un server dedicato che aumenti notevolmente il tempo di caricamento;
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chatbot per l'assistenza: assistenti virtuali autonomi e sempre presenti, attivi 24 ore su 24, possono supportare l’utente, che con lo smartphone sono più predisposti alla chat.
Homepage di nuova generazione
La homepage di un ecommerce deve essere strutturata diversamente da quello di un sito business che non prevede acquisto online.
Se in questa ultima tipologia di sito gli elementi presenti solitamente sono fissi e ascrivibili a box di presentazione dell’azienda, nel caso di un e-commerce il prodotto deve essere al centro anche di questa pagina.
La home deve condensare le informazioni utili al processo di acquisto dei potenziali clienti dando sì spazio ai motivi che dovrebbero spingere l’utente ad acquistare, ma soprattutto ai prodotti a catalogo.
Infine, se l’ecommerce prevede dei social media che usa costantemente e con frequenza, potrebbe essere funzionale al miglioramento della propria reputazione online far vedere gli ultimi post.
Ecco perché una homepage di un ecommerce deve essere dinamica quindi presentare:
- gli ultimi prodotti inseriti in catalogo con breve abstract della scheda tecnica
- bottoni per scoprire maggiori dettagli del prodotto e bottoni di aggiunta al carrello istantaneo
- presentazione dei metodi di pagamento e spedizione
- ultimi post social pubblicati nei vari account per far vedere attività e interazione generata con altri utenti
- utilizzare smart content che cambiano in automatico a seconda della navigazione degli utenti
- utilizzare prodotti consigliati recuperati dall'intelligenza artificiale
- visualizzare prodotti correlati se sei un utente che già ha acquistato
- visualizzare prodotti necessari alle categorie di prodotti acquistati in precedenza
- differenziare le comunicazioni se sei un uomo, una donna un utente che non atterra da molto tempo piuttosto che da un frequentatore assiduo
La ricerca vocale e i chatbot
Il 65% delle persone tra 25 e 49 anni parla al proprio dispositivo abilitato per il riconoscimento vocale almeno una volta al giorno (PWC, 2019) e si prevede che entro il 2022 quello vocale sarà un canale da 40 miliardi di dollari.
Con la ricerca vocale il conversational marketing va ben oltre bot e chat standard, includendo un elemento innovativo, quello vocale, che viene utilizzato al servizio della Customer Satisfaction e della Customer Experience nel web.
Nel 2020 aumenteranno esponenzialmente le ricerche effettuate online tramite la voice search, la dettatura cioè della richiesta direttamente nel browser.
Gli e-commerce non possono non considerare questo incredibile cambiamento che sta avvenendo tra i consumatori, Millennials, Generazione Z ma anche tutti coloro che stanno scoprendo la comodità e l'utilità di fare ricerca online senza digitare.
Tutto questo si traduce in un lavoro di indicizzazione dell'ecommerce che deve tenere conto anche di quelle frasi “long tail”, ovvero le frasi di ricerca fatte dagli utenti online con tante parole chiave.
Fare SEO non più sulle coppie di parole senza preposizione e con un'alta concorrenza (quindi minore possibilità di essere trovati perché sono già in tanti a posizionarsi per quella ricerca) ma su più parole chiave con volume di ricerca inferiore (e tasso di conversione superiore) consente di attirare subito quegli utenti che utilizzano esattamente quelle frasi per fare ricerca.
La marketing automation
Un ecommerce senza una strategia di marketing automation è un e-commerce che non può decollare.
Tutte quelle operazioni che rendono automatica la comunicazione brand - utente tramite email, chat e social permettono di ottimizzare i contatti.
Nel 2020 questo sarà ancora più importante.
Aumentano gli strumenti che danno la possibilità di unire CRM e marketing automation, come il CRM di Hubspot, e le informazioni che è possibile conoscere degli utenti.
Il lead predittivo guidato del marketing automation sarà uno standard entro il 2020, ecco perché è necessario utilizzare software di marketing che sfruttino l'apprendimento automatico per analizzare tutti i dati e determinare come valutare i diversi comportamenti degli utenti.
La UX prima di tutto
Un sito ecommerce, più di un sito normale, deve essere facile da usare.
Svilupparlo nell'ottica dell’UI Design vuol dire proprio questo: offrire all'utente un’interfaccia piacevole, che permette di individuare velocemente e con pochi passaggi i contenuti (i prodotti) e compiere un percorso di acquisto soddisfacente e memorabile.
Se l’ecommerce è chiaro, semplice e intuitivo, aumentano i tempi di permanenza sullo store online, quindi il suo valore per i motori di ricerca.
Cosa vuol dire avere un e-commerce UI?
- Dare la possibilità agli utenti di capire sempre dove si trovano attraverso elementi grafici ben visibili
- Facilità di navigazione grazie alla possibilità di tornare indietro in qualsiasi momento, annullare un'azione, compilare un form senza difficoltà o ripercorrere le fasi di acquisto senza problemi
- Corrispondenza con il target di riferimento, usando il suo stesso tono di voce
- Coerenza tra gli elementi grafici e la parole con qualsiasi dispositivo di navigazione, sia da desktop che da mobile
- Semplificazione delle azioni per l'utente, inserendo automatismi (come compilazione automatica dei form) o snellendo i passaggi (come le domande a scelta multipla anziché quelle a risposta aperta)
- Design pulito, minimalista e curato di informazioni e grafiche
Dropshipping il trend 2020
Il dropshipping si sta affermando sempre di più anche in Italia: si tratta di una formula di vendita grazie alla quale l'ecommerce vende i prodotti senza averli fisicamente in magazzino.
In pratica, non li ha ancora acquistati, ma di fatto li vende solo quando c'è richiesta. Per rimanere competitivi in un mercato, quello del commercio online, in continua espansione con una concorrenza pressoché spietata, quella del dropshipping rappresenta un canale di rifornimento vantaggioso.
In pratica è una sorta di affiliazione ad un’azienda madre che fornisce i propri prodotti, i quali saranno tuttavia detenuti nel magazzino centralizzato, così come lo sono anche le spedizioni e la logistica, lasciando all'affiliato, l'e-shop, il solo compito di vendita.
Nel 2020 come abbiamo visto, ci saranno diversi trend nei comportamenti degli utenti, che corrispondono ad un aumento della domanda di acquisti online.
Sempre più utenti acquistano su e-commerce, non solo sui grandi marketplace riconosciuti, ma anche su store più piccoli.
Approdano a questi ultimi se vi riconoscono delle caratteristiche tali da portarli a fidarsi del portale.
Chiarezza, trasparenza, facilità di navigazione e accessibilità sono le parole chiave per gli ecommerce del 2020!
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