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Come creare una landing page efficace

Come creare una landing page efficace

Vuoi creare una landing page efficace?

Hai bisogno di capire come realizzare una onepage efficiente che converta?

Una landing page ha regole a sé, la differenza landing page e homepage non è una sola. Ecco quali!

Per creare una landing page ci vuole creatività, contenuti e concentrazione, tre C importanti perchè converta.

Se hai un ecommerce potresti avere la necessità di creare una landing page efficace per spingere un evento, una promozione o per fare database building. Tuttavia, una landing page ha un funzionamento diverso da un sito web normale, per cui ha anche le sue regole.

🎯Hai detto Landing page Ecommerce? Voglio saperne di più?

L’obiettivo di una landing è convertire, sia per avere un nominativo (indirizzo email e/o numero di telefono + vari dettagli) o vendere un singolo prodotto (non è un ecommerce completo, al massimo può spingere un prodotto in poche variabili).

Di conseguenza non ci devono essere distrazioni, devi badare agli elementi che inserisci nella parte di schermo di immediato contatto con il cliente (above the fold) e subito sotto (below the fold). 

Ma soprattutto devi curare in ogni aspetto la user experience, perchè porti l’utente a fare esattamente quello per cui la landing è costruita.


Attenzione all'obiettivo landing page: nessuna distrazione.

La landing page ha un solo obiettivo: convertire. Per massimizzare il rendimento della landing page e delle campagne di Advertising Google che vanno a sostenerla, deve essere pensata in un’ottica di aumento delle conversioni

Su questo tipo di pagina, i visitatori solitamente trovano un modulo da compilare dove potranno lasciare i loro dati (nome, email, telefono, ecc.) per ricevere una tua offerta commerciale o un contenuto premium. In breve, l’obiettivo di una landing page è quello di cercare di diminuire al massimo la frequenza di rimbalzo, ossia il numero di utenti che abbandonano quella pagina, e di conseguenza aumentare il numero di persone che lasciano informazioni.

Questo vuol dire fare un lavoro sapiente sui contenuti ma soprattutto tentare di mantenere gli utenti sulla pagina fino alla conversione. Ecco perché in una landing page non devono esserci link esterni e anche quando è prevista un’aggiunta al carrello il checkout deve essere lineare.

Ricordati quindi di NON inserire:

  • collegamenti ai tuoi canali social,

  • link ai siti dei tuoi clienti nel blocco recensioni,

  • collegamento con il tuo ecommerce.

Quindi non ci deve essere nessun link che porti esternamente alla landing page. Gli unici collegamenti devono essere interni con ancore che collegano i vari blocchi della pagina.

 

Elementi above the fold landing page.

Una volta atterrato sulla pagina, l’utente prende in pochi secondi la decisione di approfondire o meno la navigazione quindi la pagina di destinazione deve convincere, ingaggiare ed indurre all’azione nei primi elementi visibili. Questi si trovano tutti nel blocco above the fold, ciò che compare nello schermo del visitatore non appena arriva sulla landing page. 

Gli elementi presenti nella prima porzione della pagina, il cosiddetto above the fold, sono estremamente importanti. Queste informazioni appaiono anche se l’utente non scrolla giù per vedere come continua la pagina, di conseguenza devono essere usate per incoraggiarlo a non abbandonare la landing page, ma anzi ad andare avanti. Nella sezione above the fold di solito si inseriscono elementi come:

  • il logo del prodotto o servizio,

  • l’eventuale navigazione (con delle ancore di collegamento a punti chiave della pagina),

  • un titolo e un sottotitolo,

  • un’immagine rappresentativa del prodotto o servizio, chiamata hero shot,

  • un invito all’azione, chiamato call to action,

  • il modulo di contatto.

Tra gli elementi above the fold, i più importanti sono senza dubbio il titolo, il sottotitolo e la call to action. Si tratta di tre frasi brevi, dirette e molto d’impatto, che mettono in luce il motivo per cui non bisogna assolutamente perdersi il tuo prodotto o servizio o il vantaggio che si avrà ad acquistarlo. 

Nello specifico, il titolo, detto anche headline, può indicare un problema del tuo target (elevator speech), cosa ti distingue dai competitor (USP - Unique Selling Proposition) o i vantaggi che si possono avere utilizzando il tuo prodotto o servizio (UVP - Unique Value Proposition). È la prima frase che si legge, quella graficamente più grande, quella più d’effetto. Un titolo di qualità può incrementare sia il tasso di lettura, sia il tasso di conversione, ovvero quanti visitatori lasciano i loro dati, facendolo salire anche del 40%.

Il sottotitolo, invece, va a spiegare meglio in poche parole a che serve e a chi è rivolto il prodotto o servizio, andando così a completare le informazioni contenute nell’headline. Infine la call to action è l’invito a compiere una determinata azione chiave e ha di solito l’aspetto di un tasto su cui cliccare. 

La call to action deve essere notata, quindi può avere forme e colori particolari per “spiccare”. Inoltre non deve avere un testo banale come “Invia”, “Iscriviti” o “Richiedi un preventivo”, ma invece deve trasmettere chiaramente un vantaggio, come “Attiva subito la mia prova gratuita”.

 

Elementi below the fold landing page.

Che si tratti di una pagina strutturata appositamente come atterraggio della sezione già esistente di un sito web, di una Sales page o di una Squeeze page, è indispensabile che essa risponda ad alcuni requisiti che la rendano efficace. Questo comprende anche gli elementi below the fold, i contenuti che il visitatore potrà vedere, leggere o ascoltare solo scorrendo verso il basso nella navigazione.

Il form di contatto ad esempio dovrebbe essere presente da subito ma deve essere richiamato in ogni punto della pagina. Per migliorare la leggibilità sono molto utili gli elenchi puntati per indicare liste di caratteristiche o vantaggi, spesso con particolari icone al posto dei punti.

Non possono mancare le considerazioni (se positive) di qualche autorità del settore e alcune testimonianze di clienti soddisfatti, selezionate ad hoc per convincere il tuo specifico target.

Non c’è una regola generale se sia meglio scrivere tanto o poco lungo la landing page, può dipendere ad esempio dal tipo di prodotto o servizio offerto o dal target a cui si sta puntando. 

Tutti sappiamo che esistono prodotti o servizi che necessitano di una maggiore riflessione prima dell’acquisto, e che alcune persone hanno bisogno di maggiori prove per essere davvero convinte della loro scelta. Solo facendo una serie di test saprai meglio quale tipo di landing page è ideale per la tua situazione specifica.

 

User experience landing page.

Su internet la soglia dell’attenzione è molto bassa, quindi abbiamo pochissimo tempo (e spazio) per farci notare e invogliare gli utenti a cliccare sull’annuncio. Insomma, chi arriva sulla landing page è una persona che risponde ai tuoi criteri di targetizzazione e si è lasciata incuriosire dalla tua promessa, ma non sa ancora nulla di te. 

Ti aspetta dunque un compito di rara difficoltà: raccontare chi sei, spiegare cosa hai da offrire e convincere il visitatore a darti la sua fiducia comunicandoti il suo indirizzo email. Tutto in una sola pagina.

Ecco perchè devi prestare molta attenzione alla user experience della pagina e ad alcuni elementi fondanti:

  • USP di impatto: la Unique Selling Proposition è l’elemento centrale di una Landing Page che deve essere inserita nella sezione alta della pagina (above the line) per presentare la propria proposta di valore diversa da quella degli altri competitor.

  • CTA senza distrazioni: una Landing Page deve essere pulita, con un unico invito all’azione (CTA) e un solo obiettivo da raggiungere, le CTA possono essere ripetute nella pagina, ma senza alcun collegamento esterno.

  • Coerenza ed emotività: la Landing Page deve essere coerente e il tono di voce deve restare unico giocando sull’aspetto emotivo per creare un rapporto emozionale con chi sta leggendo.

  • Insights sempre sotto controllo: per far sì che la landing converta sempre di più, è necessario monitorarne l’efficacia, analizzandone il tasso di conversione più altri KPI fondamentali.

L’esperienza dell’utente deve essere fluida anche a livello tecnico: la landing page deve infatti caricarsi velocemente e avere una visualizzazione ottimale per lo schermo del tuo visitatore, che sia quello di un computer, di uno smartphone o di un tablet.

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