eCommerce Internazionale: IVA e Dazi Doganali 2025

Stai pensando di immergerti nel business online tramite eCommerce internazionale ma hai dei dubbi su come districarti tra le attuali normative fiscali?

Desideri approfondire le tue conoscenze per gestire IVA e dazi doganali al fine di ottimizzare i costi rispettando le leggi vigenti? Nel 2025, il commercio elettronico verso paesi UE e extra UE ha visto una crescita costante con conseguente aumento di novità in ambito normativo che hanno portato ad una maggiore complessità a IVA e dazi doganali.

Questa guida rappresenta un valido aiuto per aziende, imprenditori e dirigenti finanziari che vogliono chiarire ogni dubbio su regole, obblighi e strategie verso paesi esteri.

Navigare con Successo le Normative Fiscali per l’eCommerce Internazionale

Le novità 2025 per vendere all'estero

Puntare sulla crescita del proprio eCommerce oltre i confini nazionali ed europei significa possedere una conoscenza approfondita delle norme che regolano l'IVA sulla vendita di beni verso altri paesi.

Nel 2025 sono state introdotte delle novità che riguardano le regole IVA per le vendite extra-UE, nello specifico è stato inserito il principio di destinazione ovvero un criterio base che stabilisce per i beni oggetto di scambio internazionale che la tassazione va applicata nel paese in cui essi vengono acquistati e utilizzati.

Ciò significa, nel caso di un eCommerce internazionale, l'IVA italiana non viene addebitata per la vendita di beni verso paesi terzi ma viene applicata l'esenzione come previsto dall’articolo 8 del DPR 633/72. Resta al venditore la responsabilità di verificare se nel paese di destinazione è in vigore l'applicazione di una tassa locale, un esempio è la Sales Tax negli Stati Uniti.

Il sistema IOSS: semplificare l'IVA per le vendite extra-UE

Un altro aspetto fondamentale è il sistema IOSS (Import One-Stop Shop), introdotto il 1° luglio 2021, ancora in vigore nel 2025, con lo scopo di semplificare la fiscalità eCommerce relativa alla gestione dell'IVA e obblighi fiscali nei paesi esteri.

L'IOSS consente al venditore di registrarsi in un unico paese dell'UE per dichiarare e versare l'IVA derivante da tutte le vendite online a distanza per i beni importati aventi valore inferiore a 150€. Questo sistema facilita la gestione fiscale riducendo i rischi di errore, migliorando la trasparenza nei confronti dei consumatori che pagano l'IVA direttamente al momento dell'acquisto evitando fastidiosi blocchi doganali dei beni.

Se la tua strategia include anche il mercato comunitario, è fondamentale approfondire le specificità fiscali.

🎯 Trovi una guida dettagliata nel nostro articolo Vendere Online in UE nel 2025: IVA OSS e Regole Doganali.

Le aziende che aderiscono a IOSS aumentano la loro competitività nel mercato dell'eCommerce internazionale ma devono configurare in modo attento il sistema di fatturazione. Se il valore della spedizione supera i 150€ non è utilizzabile il sistema IOSS e l'IVA viene applicata nel paese dell'importazione insieme a eventuali dazi doganali che variano in base alla categoria del prodotto.

Gestione dei dazi doganali e delle imposte all’importazione

Uno degli elementi che incide maggiormente sui costi di un'attività di eCommerce internazionale è rappresentato dai dazi doganali, un tipo d'imposta applicata sui beni importati da paesi extra-UE. I dazi doganali variano in base al valore dei prodotti, al paese di origine e alla classificazione merceologica (che avviene tramite attribuzione di un codice HS o TARIC).

Nel 2025, anche se la Commissione EU sta valutando l'abolizione dell'esenzione dei dazi per i beni di valore inferiore ai 150€, nei paesi UE si continua a utilizzare la Tariffa Doganale Integrata Comunitaria (TARIC) per determinare le aliquote, che generalmente oscillano tra lo 0% e il 20%, a seconda del tipo di prodotto.

Uno degli errori più diffusi è quello di sottovalutare l’incidenza dei dazi doganali sui margini di profitto. Per evitare di incappare in questo tipo di inconvenienti, occorre effettuare una pianificazione fiscale con largo anticipo, al fine di prevedere eventuali dazi e imposte doganali in anticipo e formulare un prezzo congruo per la vendita e spedizione della merce. Un altro strumento che il venditore può utilizzare a copertura di dazi e imposte è il DDP (Delivered Duty Paid) col quale può negoziare i termini di consegna.

Strategie per la massimizzazione dei profitti e la conformità

È sempre consigliabile  verificare sempre se sia possibile usufruire di speciali regimi fiscali, come nel caso degli accordi di "libero scambio" tra l'UE e paesi terzi, per la riduzione dei costi, anche se ciò richiede la produzione di una documentazione dettagliata sull’origine dei prodotti.

Un'attenta pianificazione fiscale è uno dei pilastri fondamentali per gestire un eCommerce massimizzando i profitti e riducendo al minimo i rischi di sanzioni. Il consiglio è quello di rivolgersi ad un esperto nella gestione fiscale di eCommerce internazionale che può guidarti nella scelta del regime fiscale più adatto alla tua attività, aiutarti a massimizzare i profitti e prevenire passi falsi.

Per avere una panoramica completa su tutti gli adempimenti fiscali legati alla vendita online, ti consigliamo la lettura del nostro approfondimento

🎯 Tassazione E-commerce: Obblighi Fiscali per Vendere Online nel 2025

Documentazione necessaria per le spedizioni internazionali

Una gestione attenta di un eCommerce internazionale richiede una conoscenza approfondita di quali sono i documenti necessari da redigere per spedizioni in paesi extra UE e quali sono le norme doganali da rispettare per la vendita di beni diretti o indiretti online verso paesi fuori. Produrre una documentazione incompleta o errata può comportare ritardi, multe da pagare e il blocco della merce in dogana. Tra i documenti obbligatori per le spedizioni extra-UE figurano:

  • Fattura Commerciale o Pro Forma: è il documento principale utilizzato dalle autorità doganali per verificare la conformità delle merci, calcolare i dazi e le imposte. Devi riportare i dati relativi al mittente, al destinatario e una descrizione dettagliata dei beni, del loro valore, paese di origine e il codice TARIC. Generalmente la fattura deve essere scritta in lingua inglese e solo se richiesto, nella lingua del paese di destinazione.
  • Dichiarazione Doganale (CN22 o CN23): per le spedizioni postali è obbligatoria questa dichiarazione per tutte le spedizioni extra-UE, utile per specificare il contenuto e il valore del pacco, nel caso il valore sia inferiore a 2.000 euro sarà sufficiente il modulo CN22.
  • Certificato di Origine: importante per attestare il paese di produzione, utile soprattutto in caso di accordi di libero scambio.
  • Dichiarazione di Libera Esportazione: documento importante che attesta che la merce in spedizione e conforme e non è soggetta a restrizioni o autorizzazioni ministeriali.
  • Documenti di Trasporto: come la lettera di vettura aerea (AWB) o il documento di trasporto internazionale (CMR), necessari per tracciare la spedizione.

Affidarsi ai Corrieri e Fonti Utili

Nei casi in cui le aziende hanno stipulato contratti con corrieri internazionali tipo DHL o UPS, spesso sono questi ultimi a gestire le pratiche doganali addebitando gli oneri amministrativi (in genere compresi tra 10 e 25€)

Per avere una panoramica più ampia su questo argomento, è possibile approfondire gli adempimenti fiscali relativi alla gestione di un eCommerce.

🎯 Leggi anche il nostro articolo vendere sui marketplace all’estero.

Strategie per ottimizzare i costi fiscali nelle vendite internazionali

Le strategie fiscali per le vendite internazionali sono un punto fermo fondamentale da cui partire per pianificare e ottimizzare i costi fiscali di qualsiasi eCommerce.

Per garantire transazioni affidabili e costruire fiducia con i tuoi clienti, approfondisci anche l'importanza della sicurezza nei pagamenti leggendo il nostro articolo:

🎯Pagamenti Online Sicuri: Evoluzione PSD2 e PSD3 per E-commerce

Nel 2025, le aziende per muoversi tra le diverse opzioni del mercato, possono adottare diverse strategie con lo scopo di ridurre l’impatto di imposte come l'IVA e i dazi doganali sui costi di vendita, ottimizzando la redditività e rendendo l'esperienza del cliente soddisfacente.

 

  • Utilizzo del Sistema IOSS: questo sistema è adatto a spedizioni di valore inferiore a 150 euro, per il suo utilizzo basta registrarsi in modo da poter gestire l’IVA in modo centralizzato, evitando fastidiosi disservizi ai clienti.
  • Negoziazione degli Incoterms: anche gli Incoterms (come EXW, FOB o DDP) sono importanti poiché definiscono chi paga i dazi e le imposte.
  • Sfruttare gli Accordi di Libero Scambio: verificare sempre se è possibile usufruire di questi accordi commerciali per ottimizzare i costi riducenzo o annullando del tutto i dazi.
  • Ottimizzazione della Supply Chain: attuare una partnership per localizzare magazzini in punti strategici dei diversi paesi, aiuta a velocizzare i disbrighi doganali e le consegne ai clienti.
  • Formazione e Consulenza: estremamente importante approfondire le proprie conoscenze nel campo fiscale per le vendite online verso l'estero, ancora più importante è affidarsi ad un esperto del campo per una consulenza.

🎯 Per un approfondimento strategico leggi anche: Organizzare la logistica per e-commerce dove analizziamo come migliorare l’efficienza delle spedizioni globali.

Conclusione

Gestire l'IVA e i dazi doganali per le vendite online all'estero è un compito complesso. Trovare la soluzione più adatta a ogni situazione può essere una vera sfida. Se desideri ottimizzare il tuo sistema di vendite internazionali, la scelta migliore è affidarsi a professionisti del settore.

Oltre agli aspetti fiscali e doganali, non dimenticare l'importanza della privacy dei dati: scopri le normative aggiornate nel nostro articolo

🎯 GDPR E-commerce: quali regole valgono ancora nel 2025?

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