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Analisi vendite di settore da fonti online

analisi vendite di settore

Vuoi vendere online e hai bisogno dell'analisi vendite di settore?

Vuoi conoscere le opportunità offerte da un mercato?

Allora hai bisogno, in fase di business plan, di cercare informazioni da fonti online autorevoli. Solo avendo a disposizione dati relativi alle vendite, alle perdite, alle opportunità future e alle minacce di un dato settore potrai capire se la tua idea può essere vincente. Ecco come muoversi.

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Quella che può sembrarti un’idea innovativa potrebbe rivelarsi in realtà una proposta già presente sul mercato oppure senza sbocchi futuri.

Se vuoi vendere online, non basta muoversi per ispirazione, bisogna verificare lo stato del mercato in cui vuoi cimentarti e come si stanno muovendo i competitor. In pratica ti serve un'analisi vendite di settore da fonti online, che siano autorevoli per la categoria che ti interessa. In fase di business plan, infatti, l'analisi del mercato prevede proprio dati ricavati da report di fonti autorevoli perchè non puoi permetterti approssimazioni.

🎯Clicca qui se vuoi prima leggere: Come fare un Business plan per e-commerce

Ci sono diverse fonti online che offrono interessanti informazioni, statistiche ad opera di Eurostat o Istat o ancora tool online orientati ai dati e database istituzionali. Chiaramente le notizie si aggiornano ogni giorno, ma quello che a te interessa è:

  • andamento delle vendite negli anni precedenti (almeno gli ultimi 3 anni).
  • andamento attuale delle vendite (anno in corso).
  • previsioni future di crescita. 

Questa analisi va a braccetto con quella dei competitor, perchè la loro presenza, in numero e consistenza, va a influire sulle opportunità di crescita, almeno in parte. Tutto però parte da un quadro, quanto più preciso possibile, dello stato del mercato di tuo interesse, che sia nazionale o europeo.

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Analisi demografica: Istat, Censis, Province e Comuni, CCIAA.

Il portale Istat è sicuramente uno dei più conosciuti quando si parla di analisi demografiche, sociali ed economiche, ma non è l'unico. Anche Censis o i portali di Province e Comuni offrono dati sul numero di abitanti di una determinata area, la densità di popolazione, le fasce di reddito, le professioni o le età. 

Se ad esempio la tua attività sarà legata al territorio, come può essere il caso di un nuovo ristorante con consegna da asporto prenotabile online, dovrai definire il tuo bacino di utenza, circoscrivendo l’area geografica da cui possono provenire i tuoi clienti, o il raggio entro il quale puoi gestire spedizioni e consegne. In questo caso, queste fonti si rivelano essere molto utili.

L'indagine preliminare consentita da fonti di questo tipo ti sarà utile per analizzare il mercato target, il potenziale di acquisto e le motivazioni del pubblico, come intendi raggiungere quello specifico mercato e posizionarti rispetto alla concorrenza.

Anche nel caso in cui la tua attività sia di natura B2B, quindi rivolta a professionisti ed imprese. l’analisi “demografica” sarà altrettanto utile, pur passando per l’analisi delle imprese presenti sul territorio che pensi di poter servire. Tuttavia, la tua fonte sarà allora più probabilmente la Camera di Commercio locale o se il mercato è estero la Camera di Commercio internazionale del paese.

Dimensioni del mercato: Registro Imprese, CCIAA, associazioni di categoria.

Prima di arrivare ad un'analisi vendite di settore devi definire le dimensioni del mercato in cui vuoi inserirti. Se il tuo business è per un negozio o un ristorante dovrai concentrarti su di un approccio locale e analizzare il mercato nei dintorni della tua attività, se invece il tuo e-commerce servirà l'intero territorio regionale o nazionale, dovrai via via valutare il mercato su scala appunto regionale o nazionale. 

A seconda del tipo di mercato dovrai inoltre segmentare diverse fasce, soprattutto se i tuoi competitor sono focalizzati solo su determinati segmenti.

Cosa devi calcolare in particolare?

  • Il Volume (il numero di potenziali clienti)
  • Il Valore del mercato

Puoi ottenere la maggior parte delle informazioni necessarie alle tue analisi incrociando i dati reperibili da fonti come il Registro Imprese, le Camere di Commercio e le associazioni di categoria (ASCOM, Confcommercio, CCIAA…).


Analisi dei dati online.

Non possiamo dimenticare quegli strumenti che ci danno informazioni preziose su cosa si sta muovendo sul web, soprattutto se parliamo di e-commerce. Banalmente, i tool per la SEO offrono report interessanti non solo in termini di volume di ricerca di specifiche keywords (dato comunque da conservare) ma anche in termini di CPC. 

Puoi infatti scoprire se una categoria online è inflazionata o meno, quanto i competitor stanno investendo in campagne quindi se ci sono possibilità di entrata e posizionamento.

Sono tanti gli strumenti online che ti permettono di avere dati interessanti a integrazione delle analisi vendite di settore che puoi ricavare invece dalle fonti più istituzionali, sia italiane che estere.

Devi lanciare sul mercato un nuova app? Cerca negli App-store altre app simili alla tua e osserva quanti download hanno ottenuto. Fai una ricerca nel web per vedere come e quanto la visibilità di determinate app che hanno avuto recensioni su blog e siti di settore possano averne incrementato la popolarità. Utilizza questi dati e applicali al tuo caso specifico.

Vendere all’estero: Eurostat, OMC, ICE.

Se vuoi vendere in Europa, puoi rivolgerti ad una serie di fonti online di organismi italiani ed europei che mettono a disposizione dati aggiornati sullo stato dell’export, la quota di mercato italiana in determinati settori, il numero di imprese che già vendono all’estero etc.

La banca dati Eurostat offre la possibilità di estrarre tabelle standard con relativi grafici e mappe, mentre con il software Data Explorer si possono creare tavole multidimensionali in diversi formati. Per gli utenti registrati è prevista la funzione bulk download per l’estrazione di collezioni di dati in formato testo direttamente importabili nei più comuni fogli elettronici e programmi di gestione di database.

Di particolare interesse la sezione dedicata alle statistiche congiunturali (Euroindicators) e regionali (Regions) con serie storiche di dati economico-sociali disaggregati territorialmente secondo la classificazione Nuts. La banca dati del commercio con l’estero Comext relativa agli interscambi commerciali tra gli stati membri dell’Unione europea e tra essi e i paesi extra-Ue è definita tramite una classificazione internazionale del commercio con l’estero NC-HS.

L’Organizzazione mondiale del commercio offre invece indici dei volumi e dei valori unitari delle esportazioni e delle importazioni dei principali paesi e aree. L'OMC, conosciuta anche con il nome inglese di World Trade Organization (WTO), è un'organizzazione internazionale creata allo scopo di supervisionare numerosi accordi commerciali tra gli stati membri

Infine, l’Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane (ICE) è titolare, nell’ambito dei progetti previsti dal Programma statistico nazionale, di una elaborazione (Sde) denominata “Indicatori per l’analisi del commercio internazionale”. Questa elaborazione è finalizzata alla produzione e diffusione di indicatori statistici per l’analisi della struttura e della performance dell’Italia sui mercati internazionali elaborati a partire da dati di fonte nazionale e internazionale. 

Dai suoi report è possibile ricavare le quote di mercato settoriali dell’Italia sui mercati internazionali, i cui dati sono aggiornati dal data provider TDM (Trade Data Monitor) che a sua volta li raccoglie dagli Istituti di Statistica dei paesi dell’Unione europea, attraverso Eurostat, e di altri 80 paesi.

Conclusioni.

Come abbiamo visto, se vuoi vendere online puoi iniziare a elaborare le tue previsioni di vendita partendo da alcuni dati concreti e misurabili da fonti online istituzionali, che ovviamente dovrai rivedere con regolarità per poi eventualmente ricalibrarle in base ai risultati. Ad esempio, mettendo a confronto i dati di vendita degli anni passati. 

Certo, nel caso di un nuovo prodotto o di un nuovo progetto, può non esserci un’analisi dei dati di vendita storici su cui basarsi ma dovrai basarti sui driver di vendita e le varie interdipendenze, passando in rassegna i risultati ogni mese e correggendo il tiro di volta in volta.

Le previsioni delle vendite costituiscono l’ossatura del tuo business plan. Lo stato e la crescita di un’impresa si misurano in base alle vendite e la tua previsione determina gli standard per spese, profitti e investimenti.

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