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5 consigli per recuperare il carrello di un e-commerce

recuperare carrello e-commerce

Registri un tasso importante di carrelli abbandonati?

Lo sapevi che un carrello in un e-commerce viene perlopiù dimenticato?

Trova il modo per convertire un interesse in un acquisto puntando sul recupero dei carrelli abbandonati. Ecco 5 consigli per farlo!

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I carrelli abbandonati superano di molto la metà dei carrelli che totalizzano le vendite del tuo e-commerce, ecco perchè devi fare qualcosa per tentarne il recupero

Secondo il Baymard Insitute, più del 68% dei carrelli viene sistematicamente “dimenticato” dai clienti online. Questo vuol dire il 68% di possibili vendite che non si realizzano, per un totale che può raggiungere delle cifre spaventose. Ci sono diversi modi per tentare di abbassare il più possibile questa percentuale e recuperare i carrelli abbandonati, ma tutti hanno a che fare con una strategia a monte che deve prevedere un processo di recupero che non sia martellante ma che parta dai bisogni e dai desideri delle persone.

Clicca qui se vuoi prima leggere: Carrelli Abbandonati 10 ragioni e soluzioni pratiche 

Perchè gli utenti hanno aggiunto quel prodotto nel carrello? Evidentemente erano interessati. Ma domanda ancora più importante: perchè non l'hanno comprato? Non si sono limitati a dare uno sguardo al catalogo, erano vicinissimi al pagamento ma qualcosa non è andato come speravano. 

Secondo l’Istituto Baymard, questi sono i motivi più frequenti per cui i clienti abbandonano i carrelli:


  • spese di spedizione alte (55%)
  • il sito voleva che aprissero un account (34%)
  • processo di checkout lungo o complicato (26%)
  • non era possibile fidarsi del sito per dare i dati della carta di credito (17%)
  • il sito web è andato in errore/crash (17%)
  • opzioni di pagamento insufficienti (6%)

Aldilà dei motivi per cui le persone abbandonano i carrelli, devi puntare all'esperienza di acquisto migliore che tu possa offrire ma, anche a carrello abbandonato, non è detto che qualcosa non si possa fare per evitarlo o tentare un recupero mentre ancora le persone stanno navigando.

Diversi utenti si lasciano convincere da un messaggio inviato loro a seguito dell'abbandono del carrello, magari perchè hanno ricevuto un'offerta speciale o perchè è stato proposto loro una combinazione di prodotti che ha completato la loro ricerca o più semplicemente perchè quello era il momento giusto per ricordarglielo. Andando per punti, ecco 5 validi consigli per recuperare i carrelli abbandonati.

Rendi fluido e semplice il checkout

Prevenire è sempre meglio che curare, ecco perchè non puoi ignorare i limiti che la navigazione sul tuo e-commerce evidentemente impone agli utenti che abbandonano un acquisto. La fluidità di navigazione, la semplicità con cui riescono ad arrivare al pagamento e un check out veloce e asciutto ti garantiscono maggiori probabilità di vendita. 

Del resto, uno dei motivi principali di abbandono del carrello è proprio la confusione percepita al momento del pagamento: è come arrivare alla cassa del supermercato con il carretto pieno e andarsene abbandonandolo lì.

Le persone online non amano aspettare, non vogliono perdere tempo, per cui meno passaggi ci sono e meglio è: chiedi solo i dati strettamente necessari al completamento dell'acquisto, altrimenti l'utente non sarà invogliato a proseguire. Non riempirlo di inutili banner per fare up e cross-selling: se ne rifiuta uno, perchè continuare? In questo modo il cliente è perso per sempre.

Secondo il Baymard Institute, in media un sito e-commerce di grandi dimensioni può aumentare il proprio tasso di conversione del 35,26% attraverso una migliore progettazione del check out. Come rendere più fluido e semplice questo passaggio? Ecco un paio di idee:


  • offri un sistema di pagamento in un solo passaggio (come Amazon) 
  • rimuovi ogni distrazione dalla pagina di check out offrendo però un barra di avanzamento nei passaggi

Consenti acquisti come ospiti senza registrazione

Il 35% delle transazioni online viene solitamente eliminato perché il sito richiede all’utente di creare un account prima del check out. Molte persone non vogliono sentirsi vincolate alla registrazione di un account per diversi motivi, dal timore di venire inondati di e-mail spam e commerciali alla mancanza di tempo fino alle questioni legate alla privacy. Offri il checkout agli utenti non registrati, mantieni entrambe le possibilità.

Oltre a rendere più asciutto e semplice possibile il form di registrazione per chi invece è disposto a registrarsi prima di pagare, dai all'utente la possibilità di acquistare come "ospite". Puoi sempre chiedere maggiori informazioni in un secondo momento, offrendo dei vantaggi a chi lo fa.

Considera infine la possibilità di aggiungere i social login, che rappresentano la soluzione migliore in quanto permette al consumatore di risparmiare tempo nella compilazione del form di registrazione.

Offri almeno 3 opzioni di pagamento

Così come la registrazione obbligatoria, perchè limitare le possibilità di registrare una vendita proponendo solo pochi metodi di pagamento quando con un'offerta più ampia potresti accontentare molte più persone? 

Le persone preferiscono avere la possibilità di scegliere quale soluzione adottare e non essere costrette ad usare un solo metodo. Offri molteplici opzioni di pagamento e fai attenzione che siano in linea con le abitudini dei tuoi clienti: non dare per scontato che tutti vogliano Paypal, cerca di capire se stai perdendo un quota importante di chi preferisce passare dalla carta di credito, ad esempio. 

Non pensare a come vorresti pagate tu online, mettiti nei panni dei tuoi potenziali clienti e implementa le modalità con cui hanno più dimestichezza. Puoi farlo solo analizzando i dati, ovviamente, non immaginando la soluzione. Dai almeno 3 possibilità di pagamento (Paypal, carta di credito, bonifico, contrassegno etc).

Non è importante cosa pensi tu, ma cosa lamentano i tuoi clienti. Ricevi tante richieste per un metodo di pagamento che attualmente non offri o leggi sulla tua pagina social diverse lamentele in proposito? Prendi seriamente in considerazione l’idea di allargare il tuo “parco pagamenti”.

Stripe e PayPal (collegati a conti bancari, carte di debito e carte di credito) sono alcuni dei metodi più comuni per la ricezione di pagamenti ma in aggiunta a questi puoi considerare anche Apple Pay, Amazon Pay e Google Pay.

Metti in vista i sigilli di sicurezza

Il 35% delle persone abbandonerà un sito web se questo non mostra un badge di sicurezza. La fiducia percepita di un e-commerce è un elemento chiave non solo per la vendita ma anche per il passaparola. Per i consumatori, lasciare dati personali e informazioni di pagamento non è immediato perchè sono sempre timorose quando si tratta di inserire dati sensibili come quelli di una carta di credito su un nuovo e-commerce. 

🎯Clicca qui se vuoi prima leggere: Fiducia dei consumatori: la chiave del successo per vendere online con il tuo e-commerce

Devi rassicurare i tuoi utenti mettendo in bella vista i sigilli di sicurezza così da abbassare le resistenze dei consumatori e aumentarne la fiducia.

Mostra le tue credenziali di sicurezza con un badge e inserisci i feedback di altri clienti. Ma non solo: ricordati della crittografia della password e dei certificati SSL (che adesso sono un fattore di ranking di Google Search) in modo che i tuoi clienti sappiano che sei attento alla sicurezza delle transazioni.

In sintesi devi inserire:


  • certificato SSL
  • icone di pagamento verificato (loghi di carte di credito e icone di metodi alternativi)
  • badge di valutazione e recensioni del sito
  • sigilli antivirus

Utilizza gli exit intent pop-up

I pop-up in uscita sono quei banner che compaiono poco prima che l’utente abbandoni il sito che riportano un messaggio che tenta di dissuaderlo dal farlo. Una richiesta di fiducia a un clic dall'abbandono. In molti pensano che bastino le e-mail automatiche per recuperare un carrello: in realtà i pop-up agiscono nel momento stesso in cui un utente decide di lasciare un sito senza terminare l’acquisto. 

🎯Clicca qui se vuoi prima leggere: Carrelli abbandonati: le migliori strategie di email marketing per il 2020

Gli exit pop-up possono essere installati su qualsiasi pagina del sito, inclusa quella di check out, dove possono capire quando il visitatore sta per uscire dalla pagina stessa. Il messaggio e la sua creatività sono molto importanti perchè questo rappresenta la tua ultima occasione per recuperare un carrello mentre l'utente è ancora sul sito.

Cosa scrivere? Se un utente sta per abbandonare il carrello prima di completare la transazione, puoi offrirgli un coupon con uno sconto applicabile solo su quell'acquisto. Puoi puntare sul carattere di urgenza di quel prezzo o di quel pezzo, di cui potrebbero essercene pochi ancora. 

Conclusioni

L'abbandono dei carrelli non è la fine ma l'inizio di una specifica modalità di remarketing che se fatta come si deve può aiutare a recuperare fino al 20/30% delle proprie vendite. Non è un’attività che puoi pianificare a posteriori nel caso in cui ti rendessi conto, più o meno accidentalmente, che la percentuale di abbandoni cresce in modo esponenziale. Devi prevedere una strategia sempre e comunque, perchè i carrelli abbandonati ci saranno sempre.

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