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Ottimizzare i contenuti di un e-commerce

ottimizzare contenuti di un e-commerce

I contenuti del tuo e-commerce sono ottimizzati?

Stai investendo in campagne ma nonostante questo la maggior parte delle pagine non sono ben posizionate?

Il problema potrebbe essere legato all’ottimizzazione. Ecco un articolo che vuole essere una guida SEO per e-commerce che desiderano migliorare i contenuti delle varie pagine!

Per gli e-commerce la SEO è fondamentale per combinare un lavoro di indicizzazione tra attività a pagamento - come le campagne - e altre organiche sulle pagine

La SEO è un argomento molto complesso ma tuttavia necessario soprattutto per un e-commerce. Non si esaurisce nel solo investimento in campagne a pagamento su Google ma deve prevedere anche un lavoro organico sui contenuti delle pagine perchè queste siano correttamente indicizzate dai motori di ricerca nel tempo. 

Uno studio del portale Moz ha rilevato che il 71.33% dei click vengono effettuati sui risultati della prima pagina dei motori di ricerca. Le altre pagine (la seconda e la terza, le successive in pratica, per gli utenti non esistono) raccolgono solo il 5.59% dei click. Questo basta a capire perchè è importante ottimizzare il tuo e-commerce.

Clicca qui se vuoi prima leggere: Ottimizzare il tuo e-commerce

Per un e-commerce la SEO va quindi intesa su un duplice binario:


  • come insieme di attività a pagamento fatte su Google per posizionare pagine specifiche o specifici prodotti
  • come intervento di modifica dei contenuti di ogni pagina perchè siano correttamente posizionate in modo organico da Google

Sono diversi gli elementi su cui occorre intervenire. Vediamo i più importanti.

Ottimizzazione degli URL

I motori di ricerca indicizzano delle pagina prima di tutto per come si chiamano e il loro nome passa dalle url. Gli indirizzi di ogni singola pagina dovrebbero avere delle caratteristiche precise che consentano di posizionarle in modo univoco e non fuorviante.

Le url, la sequenza cioè di caratteri che localizza una risorsa su internet, devono riassumere il contenuto della pagina attraverso le keywords principali. In generale, la struttura corretta di una url che strizzi un occhio alla SEO è nomedeltuosito/parola-chiave. Parliamo di parola e non di parole proprio perchè l'obiettivo è indicizzare la pagina per un contenuto specifico. 

Inoltre congiunzioni e preposizioni non dovrebbero comparire negli url, a meno che queste stop word non rendano meno leggibile lo url e ne alterarino il significato o ancora se la presenza o l’assenza di stop word fanno la differenza nei volumi di ricerca.

Come definire una url corretta? Devi fare una ricerca online con tool specifici che indicano esattamente quali sono le parole usate dalle persone per cercare il tuo prodotto, quindi trovare la parola chiave per cui vuoi posizionare la tua pagina e inserirla nella url. 

Ricordati però che quella parola dovrà essere ripetuta in pagina nel titolo e nel testo perchè diventerà a tutti gli effetti la sua keyword principale.

Revisione del title

Il title identifica il titolo che compare su Google a seguito della ricerca di un utente. É un campo che compare anche sull’etichetta del browser quando apri la pagina e che Google valuta nel capire che contenuto è presente al suo interno.

Questo parametro si definisce manualmente ed è importante farlo perchè altrimenti Google usa il primo titolo che trova in pagina. Allo stesso modo della url, è molto importante che il title cominci con la keyword/keyphrase per la quale si vuole apparire primi su Google ma qui le stop words sono ammesse, anche perchè è una frase che verrà letta dagli utenti e che servirà loro per capire se in quella pagina c'è il contenuto che stanno cercando.

Ricorda che Google è mosso sì da un algoritmo ma è sufficientemente intelligente da valutare title con le stop words in modo rilevante anche per la frase che non le contiene (e viceversa). 

Il title deve essere lungo almeno 35 caratteri per un massimo di 60 caratteri (più o meno 8/10 parole) e il motivo sta nel fatto che se più lungo compaiono i punti di sospensione e le persone leggono una fase interrotta.

Definire la meta description

Dopo il title, quando un utente fa una ricerca su Google compare la description, quella mini descrizione cioè dove trova un’anticipazione (una sorta di abstract) del contenuto della pagina. Anche questo parametro va definito manualmente altrimenti Google inserisce i primo testo che trova in pagina. Va pensata come una sorta di rapido e conciso annuncio pubblicitario, tale da catturare l’attenzione di chi legge.

Per scrivere la meta description devi creare una frase breve (150-160 caratteri) ma d’effetto, che contenga la keyword principale inserita in modo naturale. Molti motori di ricerca (tra cui Google) in realtà non utilizzano principalmente la meta description nell’algoritmo del ranking, ma il beneficio è indiretto: Google usa il Click Through Rate (CTR) come indicatore del fatto che il tuo sito sia un buon risultato.

Più persone cliccano sulla tua pagina, spinti dal title e dalla meta description, più questa riesce ad aumentare il suo ranking su Google.

É chiaro quindi che se l’insieme di title e description riesce ad attirare tanti clic, per Google la pagina in questione merita di finire in cima alle ricerche degli utenti.

Ottimizzazione dei testi

Il lavoro di ricerca della parola chiave che ti è servito per creare URL e parametri per Google, deve esserti utile anche per ottimizzare i testi interni alla pagina stessa. Del resto, se gli utenti cliccano su una combinazione di title e description accattivanti e chiari ma finiscono in una pagina dove il testo dice tutt'altro, è scritto male e/o non è leggibile, la abbandoneranno nel giro di pochi secondi.

Google rileva quindi un tasso di abbandono alto e penalizza la pagina. Ecco perchè è importante pensare anche a ciò che vi è scritto al suo interno.

Di seguito alcune regole importanti per scrivere testi che non siano penalizzanti per l'utente quindi per Google:


  • inserisci subito le keyword per le quali intendi posizionarti nel titolo e nel primo paragrafo di testo. In questo modo l'utente sa di essere nella pagina per la quale ha letto un title coerente con quanto si trova davanti e Google trova corrispondenza;
  • usa il grassetto per mettere la keyword in evidenza a Google ma anche all'utente, senza però esagerare. Il grassetto va usato per evidenziare anche i concetti collegati alla parola chiave rendendo così più leggibile l'intero testo;
  • usa gli heading da <h1> a <h6>, ovvero i titoli, che aiutano il lettore a leggere meglio il testo e Google a dare rilevanza a quelli da <h1> a <h3> (quindi questi dovrebbero contenere le parole chiave);
  • va bene la frequenza delle parole chiave ma non esagerare: il testo deve essere leggibile e non un carrellata di keywords che appesantiscono la lettura per l'utente.

Ottimizzazione dei link

Anche i link pesano nel posizionamento di una pagina. Si dividono in due categorie:


  • link interni: quelli che rimandano a contenuti interni del sito, che generano il cross-linking
  • link esterni: collegamenti a risorse presenti fuori dal proprio sito o link al proprio sito da altri, importante per completare l’esperienza di lettura dell’utente e, se pertinente con il contenuto che hai creato, ti premierà anche in fase di indicizzazione, a patto che il link esterno punti a una fonte autorevole

Inserire collegamenti di questo tipo contribuisce a smuovere il traffico lato utente, che così se è interessato ad approfondire un argomento trova immediatamente modo di farlo quindi Google reputa rilevante la pagina stessa.

Attenzione alle immagini

Infine, anche le immagini contribuiscono a influenzare il posizionamento perchè rilevate come contenuto dai motori di ricerca come i testi. Generalmente le immagini vengono usate o per rendere più scorrevole la lettura e per spezzare i testi oppure perchè contengono informazioni visive importanti. 

Queste non dovrebbero mai essere troppo pesanti perchè potrebbero penalizzare la velocità di caricamento della pagina che è un fattore di ranking e, insieme, un elemento utile per garantire una buona esperienza di navigazione dell’utente. 

Ma bisogna prestare attenzione anche alle caratteristiche tecniche delle immagini: il nome del file dell’immagine da ottimizzare deve contenere le parole chiave, così come il title dell’immagine (quella frase che compare quando ci passi sopra il mouse) e ricorda di compilare i campi sottostanti al momento del caricamento del file, ovvero:


  • didascalia: è una ulteriore informazione sul contenuto della tua pagina e sulla natura di quell’immagine
  • testo alternativo (o attributo alt): è quello che “racconta” l’immagine a Google, uno dei parametri sulla base del quale le immagini vengono classificate su Google Immagini.

Conclusioni

Per un e-commerce la SEO è importantissima per definirne la qualità delle pagina agli occhi dei motori di ricerca ma non solo: un buon lavoro di ottimizzazione contribuisce anche a rendere più friendly la navigazione per gli utenti, quindi è un investimento che può comportare un numero importante in più di vendite.

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