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Aprire un negozio online sui marketplace

Aprire un negozio online sui marketplace: quale strategia adottare?

Vuoi vendere sul web ma non sai se aprire un negozio online anche su un marketplace?

Conosci le tariffe delle piattaforme, gli abbonamenti e le percentuali per le vendite?

Scopri come aprire un negozio online sui più noti marketplace italiani e internazionali, siti web che danno visibilità ai tuoi prodotti e gestiscono gran parte del processo di vendita.

Vendere online sui marketplace in Italia o all'estero richiede strategia e analisi 

Vendere sui marketplace è una scelta di business che può andare a braccetto anche con un e-commerce proprietario e anzi può integrarsi alle vendite che partono da un proprio store. Un'azienda infatti potrebbe decidere di vendere solo determinati prodotti su Amazon o eBay e lasciare tutti gli altri a disposizione del proprio e-commerce.

🎯Clicca qui se vuoi prima leggere: Vendere sui Marketplace

Perchè vendere sui marketplace? Prima di tutto perchè hanno una forte presenza online, quindi godono già di una visibilità molto alta. Di riflesso tutti i brand possono beneficiare di questa notorietà, senza bisogno di fare investimenti importanti nel marketing per aumentare la brand awareness perchè "sfruttano" quella del marketplace. Si tratta di un canale aggiuntivo che può incrementare il numero delle vendite totale già registrate su un proprio e-commerce o nei punti fisici.

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Cosa sono i marketplace

I marketplace sono piattaforme che mettono in relazione venditori e acquirenti; qui gli utenti possono acquistare i prodotti da più venditori. Fungono quindi da intermediari, vendendo prodotti di altri. Amazon, eBay e Alibaba sono i marketplace più noti, ma ne esistono anche di specializzati in particolari settori come Spartoo, dove si vendono esclusivamente calzature. Le piattaforme più specializzate anche se meno note mettono in contatto le aziende con un pubblico molto più targettizzato.

Sui marketplace è possibile registrarsi come utenti ma anche come negozi. In pratica questi siti danno la possibilità di aprire un negozio virtuale con un catalogo prodotti completo in cui puoi dare delle preferenze per spingerne alcuni rispetto ad altri. Solitamente è previsto il pagamento di un abbonamento mensile e una percentuale sulle vendite che diventa una fee mensile se le queste superano un quantitativo importante.

 

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Quali i marketplace più importanti in Italia

Secondo le stime di Alexa, Amazon e eBay sono rispettivamente il quinto e il nono sito più visitato in Italia. I marketplace più visitati in Italia sono proprio questi, oltre a Aliexpress.

  • Amazon: vendere sul marketplace più conosciuto d'Italia è semplice, basta creare un account, fornire la carta di credito e specificare il conto bancario, verificare il numero di telefono, fornire dettagli sulla società e informazioni sul titolare. Una volta registrato l'account venditore puoi inserire i tuoi prodotti, mettendo in vetrina quelli su cui vuoi puntare e affidarti alla potente logistica Amazon per le spedizioni. Il costo del servizio cambia a seconda delle vendite: chi vende meno di 40 prodotti al mese paga una percentuale per ogni vendita, chi supera questo limite passa ad un forfait mensile.
  • eBay: anche su eBay per vendere con il tuo negozio devi aprire un account apposta e scegliere un pacchetto (Base, Premium, Premium Plus). I pacchetti, che hanno costi diversi, cambiano per numero di articoli che puoi vendere, numero di Inserzioni Compralo Subito e Aste gratuite. Quando l'oggetto viene venduto, ti viene addebitata una Commissione sul valore finale il cui importo varia a seconda della categoria e viene calcolata come percentuale del costo della transazione finale, incluse le spese di spedizione.
  • Aliexpress: conosciuto a livello mondiale, è un marketplace di proprietà di Alibaba che vende al di fuori della Cina. Ha un sito globale in inglese e supporta altre 15 lingue. La piattaforma prevede una commissione compresa tra il 5%-8% su ogni transazione avvenuta con successo.

I marketplace più importanti all'estero

I marketplace, oltre ad essere un’ottima soluzione per incrementare le vendite, rappresentano anche, soprattutto per le piccole attività, un'opportunità di affacciarsi con più facilità ai mercati internazionali. Secondo una ricerca di Casaleggio Associati, tra le attività che vendono all’estero con un sito non tradotto in lingua, coloro che sono presenti sui marketplace generano all’estero il 17% del fatturato, contro il 4% di coloro che non utilizzano questo canale. Amazon e eBay sono marketplace molto forti anche a livello internazionale, ma ce ne sono altri che offrono comunque delle ottime opportunità. Vediamo i marketplace più importanti all’estero, in particolare in Europa:

  • Otto è la seconda più grande azienda di e-commerce in Germania, dietro Amazon. C’è una tassa di registrazione una tantum di € 10.000 e una commissione che varia dal 15 al 50%. Non ci sono commissioni mensili o di inserzione ma per diventare un rivenditore Otto, è necessario disporre di un minimo di 100 prodotti, esperienza di vendita online e i tuoi contenuti devono essere tradotti in tedesco.
  • Cdiscount è il secondo e-commerce più visitato in Francia, dopo Amazon. Vende prodotti nuovi e usati, l’abbonamento mensile costa € 39,99 e la commissione inizia dal 5%, a seconda del prodotto venduto. Al raggiungimento di 35 mila euro di vendite online su Cdiscoun devi avere partita IVA francese e deposito fiscale in Francia.
  • Allegro è il più grande mercato online in Polonia, le commissioni sono determinate utilizzando il loro calcolatore di commissioni, ma in generale bisogna considerare la quota di iscrizione, la commissione sulle vendite e la percentuale di tutte le commissioni sul numero di vendite riuscite.
  • Bol.com è il rivenditore più popolare tra i consumatori olandesi, non ci sono canoni mensili, costi di avviamento o costi di inserimento prodotti. I venditori pagano solo una commissione che varia dal 5% al 17%, a seconda dell’articolo.

Se invece vuoi vendere sul mercato americano, tra i più famosi ci sono Newegg, un marketplace verticale dedicato ai prodotti elettronici che si è poi allargato a coprire sempre più categorie e Sears che adotta diverse piattaforme per promuoversi, inclusi punti vendita che sono in realtà dei piccoli showroom per fare conoscere al pubblico americano i marchi che non conoscono.

Come vendere sui marketplace

Vendere sui marketplace è possibile semplicemente registrando un account. Ma come impostare la strategia di business tenendo conto anche di questo canale? I marketplace dovrebbe essere considerati dei canali aggiuntivi, non esclusivi, a meno che tu non venda solo prodotti che pesano relativamente poco e occupano molto volume (ma che sono venduti a peso). In questo caso infatti potresti affidarti unicamente a Amazon, ad esempio, che calcola le proprie commissioni sui volumi della merce.

In generale però i marketplace dovrebbero essere parte di una strategia più ampia e non un canale unico di vendita. Questo perchè un e-commerce proprietario ha chiaramente tutta una serie di altri vantaggi, che vanno dal margine più elevato, al totale controllo sul prodotto fino alla possibilità di avviare delle attività di marketing senza alcuna limitazione. Una strategia vincente potrebbe essere quindi quella di integrare le due soluzioni, usando i marketplace per:

  • vendere prodotti ingombranti e pesanti
  • testare prodotti lancio (se vanno bene, da vendersi poi tramite e commerce proprietario)
  • spingere prodotti poco venduti o altrove poco visibili

Anche se i marketplace non hanno certo bisogno di attività di promozione, dal tuo canto potresti comunque promuovere dei singolo prodotti presenti al loro interno per spingerne ulteriormente l’acquisto. Considera infatti che sui marketplace ci sono moltissime aziende e prodotti, molti dei quali simili (se non identici) al tuo.

Vantaggi di vendere su un marketplace

Integrare il proprio catalogo prodotti, in parte se con un e-commerce attivo, mentre totalmente se è l'unico sbocco di vendita, rende i tuoi processi di vendita online più fluidi, unificati e misurabili. Ottieni dati di vendita dal marketplace, sai esattamente il numero di vendite effettuate e da questi valuti l’interesse per gli utenti nei confronti dei tuoi prodotti.

Puoi contare su una piattaforma di cui non devi occuparti dello sviluppo, della sicurezza delle transazioni, dei test o del marketing, perchè cavalchi l'onda delle attività già svolte dal portale. Di cosa devi occuparti? Del caricamento dei prodotti nel marketplace, mentre gli aspetti più tecnici sono gestiti direttamente dal portale.

Conclusioni

I marketplace rappresentano delle ottime opportunità per vendere online tramite un canale aggiuntivo. Rispetto ad un e-commerce online non hai il controllo su molti aspetti della promozione ma quelli più popolari possono garantirti una visibilità che non richiede investimenti onerosi. Aprire un negozio online sui marketplace è molto semplice ma il suggerimento è di farlo parallelamente ad un e-commerce proprietario.

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