Senti parlare di Millennials e di Generazione Z ma chi sono?
Perché si chiamano così? Cosa cercano?
Come stanno influenzando le vendite online?
Abbiamo provato a capire chi sono i nuovi consumatori moderni, cosa vogliono e come un proprietario di e-commerce dovrebbe adattare il suo negozio online.
Indice
Millennials e Centennials (la cosiddetta generazione Z) sono il target più discusso negli ultimi anni.
I Millennials, comunemente detti Generazione Y, sono tutti coloro che hanno raggiunto la maggiore età nel 21esimo secolo.
Secondo una società di ricerca dei consumi, la Iconoclast, sono millennials tutte le persone nate fra il 1978 e il 1998.
La Generazione Z invece raccoglie tutti i giovani nati nel 2000, definiti anche come “Nativi digitali”, perché nati in un contesto sociale dove la tecnologia è già fortemente presente.
Ma in cosa si differenzia la generazione Z dai Millennials?
La differenza principale tra la generazione Y e la generazione Z riguarda, senza ombra di dubbio, il cambiamento sociale, culturale e politico che caratterizzano gli anni 2000 dagli anni precedenti.
La generazione Z è diventata oggetto di studio per aver invertito la tendenza dei social media: a differenza dei Millenials, gli under 18 utilizzano i social media molto meno e in modo diverso.
Le statistiche affermano che oltre il 50% dei Millenials condividono la loro quotidianità ogni giorno, a differenza dei Centennials: solo il 32% della generazione Z pubblica in modo frequente la propria vita quotidiana.
Questa differenza nasce dall ’evoluzione della tecnologia negli anni: i Millennials sono cresciuti di pari passo con lo sviluppo dei social media, i Centennials sono nati quando le piattaforme social erano già stabili e sviluppate.
Come abbiamo detto i Millennials hanno vissuto la nascita dei Social Network, hanno “inventato” il lavoro digitale. Basti pensare che in Italia sono state fondate 1200 startup da giovani italiani e la maggior parte di queste sono startup per il digitale e nuovi e-commerce.
I Millennials utilizzano internet per tutto: dalla ricerca di informazioni per la cucina, per lo studio, per il lavoro, per lo shopping.
Hanno sviluppato negli anni la caratteristica del multitasking, oggi indispensabile sia nel mondo del lavoro che nella vita privata, ma che ha condotto anche all'acquisizione di abitudini sbagliate e potenzialmente molto pericolose. Basti pensare all'utilizzo dei dispositivi mobili quando si è alla guida ad esempio.
La generazione Z, a differenza di quello che si può pensare, utilizza internet e social media per sviluppare passioni e creatività. Dal loro comportamento online si evince che l'ossessione per innumerevoli amici virtuali e followers va scomparendo.
Ed è proprio da questa generazione che nascono i Nano-Influencers, una nuova categoria di influencers che non vivono di social media ma si impegnano a creare il loro futuro. Nel tempo libero, anche loro si relazionano con gli utenti in rete esprimendo opinioni personali su brand, economia e politica. Sono considerati “veri” e nell’ultimo periodo sono sempre più seguiti e amati.
Siamo nel 2019 e troviamo ancora molti Millennials e tanti giovani Centennials "incastrati" in un sistema di apprendimento passivo. Utilizzano i social network, acquistano sugli e-commerce, utilizzano le app che vanno di moda ma, molto spesso, non riescono ad acquisire nuove competenze digitali.
Sembra buffo ma il 60% delle persone che utilizzano quotidianamente Spotify, Instagram, Snapchat e che acquistano, ad esempio, su Amazon o Zalando, non hanno vere competenze digitali.
Molte statistiche hanno rilevato come, in ambito lavorativo, molti di loro non riescono a comprendere software apparentemente semplici. Questo perché manca la curiosità, il voler approfondire determinate logiche e dinamiche e forse anche una base di istruzione digitale che dovrebbe essere molto più presente nelle scuole.
I Millennials rappresentano il gruppo demografico più numeroso all’interno del mercato globale e possiedono l’abilità di influenzare le preferenze dei consumatori. Abbiamo degli esempi italiani come l’influencer, ormai internazionale, Chiara Ferragni.
Questo fa sì che la Generazione Y riesca a decidere le tendenze globali da riconoscere come un modello da seguire.
Secondo le ultime ricerche effettuate, il 52% dei consumatori della generazione Y è sempre meno legata agli oggetti e predilige esperienze reali, come i viaggi.
Questo cambio di rotta è causato dalla facilità con cui i Millennials riescono ad acquistare un prodotto.
Di conseguenza, il settore che si avvicina sempre più alla Generazione Y è senza dubbio quello turistico, che avendo intuito la tendenza, negli ultimi anni ha adattato l'offerta proprio a loro. Oggi, rispetto a qualche anno fa, si trovano pacchetti di viaggio di due, tre giorni, con offerte verso mete non convenzionali, all’insegna dell’avventura, del divertimento o del benessere.
Le abitudini di acquisto dei Millennials invece, si basano principalmente sulla ricerca: secondo alcuni studi solo l’1% è influenzato dalla pubblicità d’acquisto, mentre il 33% di loro, prima di effettuare un acquisto, consulta blog, siti di recensioni e altre fonti online.
Hanno anche loro l’abitudine di comunicare con i brand e con gli altri consumatori. Ed è proprio da questo bisogno, che le aziende traggono svariati vantaggi. Per le aziende, stabilire un legame relazionale con gli utenti è fondamentale per studiare strategie e piani per fornire agli utenti un Customer Journey a dir poco perfetto.
Avere feedback diretti, richieste, aspettative, ma anche delusioni o insoddisfazioni, le mette in condizioni di perfezionare offerte, prodotti e strategie ed aumentare fatturato e numero di clienti in modo costante.
Il marketing relazionale, crea un rapporto di fiducia che i Millennials stringono con i brand.
I consumatori di oggi vogliono essere coinvolti nella progettazione e nella promozione dei prodotti. Cercano sempre di più un dialogo con i brand, che a loro volta hanno modificato le loro strategie marketing:
Rapporto concreto e onesto con i consumatori.
Coinvolgere gli Influencer per avvicinare i consumatori attraverso i Social Network.
Utilizzare la tecnica dell Experience Economy: questo sistema nasce dal fatto che i consumatori acquistano i prodotti in base all’esperienza di altri consumatori.
.I Millennials negli anni hanno chiaramente espresso i loro bisogni, ma la generazione Z inizia ad accennare cambiamenti e necessità ben diverse, che stanno trasformando e svilupperanno in futuro un nuovo metodo di shopping online.
I Centennials sembrano preferire i negozi fisici agli store online. E’ una generazione che cerca il contatto face to face con lo staff di un determinato marchio, preferiscono il commesso o la commessa alla chat di supporto di un sito online.
La ricerca dell’esperienza non scompare, anzi, con questa generazione aumenta in modo esponenziale, dai marchi si aspettano sempre di più e non si accontentano di un semplice acquisto.
Ma questo cambio di rotta non deve scoraggiare un titolare di un e-commerce: i negozi online devono adattare le loro strategie di marketing alle nuove esigenze dei consumatori. Secondo gli studi effettuati da IGP Warehouse nessun processo d’acquisto è totalmente offline: ciò significa che la generazione Z effettua acquisti basati sulla ricerca di informazioni dei prodotti online, sul confronto di prezzo e sulle recensioni.
Sia la generazione Y che i Millennials spingono i brand ad evolvere le loro strategie di marketing verso tre punti fondamentali: esperienza, coinvolgimento e attenzione per il sociale.
Ogni e-commerce deve tener conto della grandezza di queste generazioni: solo in Italia, ogni giorno, quasi 11 milioni di Millennials si connettono in ogni momento della giornata e un buon 80% cercano informazioni e recensioni sulle aziende.
Ciò significa che un titolare di un negozio online deve concentrarsi principalmente sui Millennials. Si tratta di un target di persone che va dai 18 ai 35 anni a cui fornire quante più informazioni possibili, attraverso blog e newsletter. E' fondamentale che il commerciante virtuale non sottovaluti l'esperienza di acquisto, che deve essere impeccabile per fidelizzare l'utente e far sì che torni ad acquistare sul suo e-shop.
I Millennials considerano spesso lo shopping online come “una ricerca delle migliori occasioni”, cercano quindi il miglior prodotto al miglior prezzo. Sono dunque in costante ricerca di sconti e coupon.
La generazione Z, invece, è legata allo shopping in modo differente. Le ricerche online puntano al prodotto da “non perdere”, alle ultime collezioni e acquistano spesso articoli legati ad un fine sociale.
Un esempio su tutti potrebbe essere quello del business legato ai prodotti di make up, sponsorizzati e venduti da alcune influencer americane. Non è raro che queste campagne di vendita raggiungano il sold out in pochi minuti, spesso anche perché legate a progetti di beneficenza.
In un’era dove la tecnologia è tutto, dove le generazioni sono connesse in ogni momento, bisogna focalizzarsi su una strategia di vendita che non abbraccia solo una generazione, che pensi anche ai nuovi consumatori e, in parte, anche a quelli futuri.
Una buona strategia di vendita deve essere sviluppata tenendo conto di questi concetti:
Vision: bisogna avere una visione chiara dell’intero progetto commerciale, dalla struttura del sito alla vendita dei prodotti. Ogni passaggio deve essere collegato al sito, al prodotto e alla comunicazione seguendo un’unica idea di base. La visione dell’intero progetto commerciale è molto importante e deve essere condivisa con i consumatori, per attirare la loro curiosità.
Autenticità: un e-commerce deve riuscire a catturare il consumatore attraverso l’autenticità dei prodotti. Ogni prodotto deve essere unico nel suo genere, deve contenere novità ed esprimere gli elementi chiave che caratterizzano il negozio online. I nuovi consumatori, in particolare, cercano prodotti sempre diversi e non un’imitazione di altri brand.
Trasparenza: la trasparenza è un elemento essenziale per un e-commerce, è la chiave per ottenere un rapporto di fiducia con i clienti. Ogni singolo servizio, termini e condizioni devono essere sempre descritti e aggiornati sul sito web e attraverso le newsletter. Il consumatore, oggi più che mai, non vuole ricevere “brutte sorprese” e cerca chiarezza da parte dei brand.
Interazione: come abbiamo detto nei precedenti paragrafi, l’interazione con gli utenti è molto importante. Non bisogna abbandonare il cliente in nessuna fase d’acquisto ed è fondamentale realizzare una strategia che dà un’importanza ad adeguata all’interazione con gli utenti.
Un e-commerce deve avere sempre diverse categorie di prodotti pronti per essere venduti e accontentare tutte le tipologie di consumatori.
Una buona strategia deve tener conto anche della varietà, i nuovi consumatori si dividono in:
Chi acquista prodotti esclusivi: siamo in un’era in cui applicazioni come Instagram influenzano più del 70% dei consumatori online. L’immagine è tutto! Proprio per questo motivo sempre più giovani cercano il prodotto esclusivo da poter mostrare ai propri follower e amici.
Gli amanti dei prodotti must have: tutte le persone hanno dei prodotti abituali che utilizzano quotidianamente o quasi. I prodotti must have sono principalmente acquistati nel settore di make-up e abbigliamento e riguardano quelle categorie di prodotti stagionali o quotidiane che non possono mancare all’interno di una casa.. o nel proprio armadio!
Chi acquista prodotti evergreen: in ogni settore esiste una categoria chiamata “evergreen”, ovvero un elenco di prodotti che vengono acquistati frequentemente, possono essere utilizzati in qualsiasi momento e la vendita non si basa su uno specifico periodo.
E tu come hai adattato il tuo negozio online ai nuovi consumatori?
Se hai bisogno di aiuto per creare una strategia di vendita che si adatti a tutte le tipologie di utenti che visitano il tuo e-commerce, contattaci subito allo 0331. 567390 oppure scrivici via mail.