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Differenze KPI OKR: le conosci?

Scritto da Marianna Siani | 03/02/21 6.00

Conosci le differenze KPI OKR

Sapevi che in realtà sono complementari tra loro?

I due concetti sono entrambi importanti per il tuo e-commerce, hanno caratteristiche diverse ma si completano. Ecco in cosa sono diversi e come vanno integrati nella tua strategia.

A prima vista, gli OKR potrebbero sembrare simili alle KPI, gli indicatori di performance, ma non è così.

In realtà le differenze KPI OKR ci sono e quella principale risiede nel fatto che mentre i KPI misurano le performance e l’output di processi già in essere, gli OKR ti permettono di prendere in considerazione obiettivi futuri.

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Detto questo, i due concetti non si escludono a vicenda: grazie ai KPI puoi controllare le performance e identificare i problemi, con gli OKR sai come risolverli, migliorare i processi e promuovere il cambiamento. Sia per i KPI che per gli OKR, il focus deve rimanere sulle priorità aziendali, che sono poche, come gli obiettivi strategici fissati. 

Da un lato, avere degli OKR misurabili che impattano direttamente sui KPI è un obiettivo. Dal lato opposto, però, attraverso i KPI è possibile identificare le risorse che gli OKR possono meglio attivare all’interno della strategia. Gli OKR impostano gli obiettivi a lungo termine e i KPI indicano, durante il percorso, dove migliorare. 

Un’attenzione costante su entrambi gli indicatori attiva un ciclo di miglioramento continuo e reciproco nelle misurazioni e negli obiettivi.

Cosa sono i KPI.

I KPI (Key Performance Indicator) sono quegli indicatori che servono a monitorare l’attività di un’azienda e il raggiungimento degli obiettivi che si pone. Si basano sull’osservazione e il monitoraggio di eventi e parametri legati al business in maniera approfondita ed è importante individuare quando il valore rimane nel range prestabilito e quanto invece diventa un elemento problematico. 

I KPI controllano quindi la strada che l’azienda segue per raggiungere l’obiettivo e monitorano ogni aspetto del viaggio.

Tutte le imprese oggi fissano i loro KPI in base alla strategia e agli obiettivi di business fissati in precedenza. Per quanto importanti questi elementi costituiscono solamente una parte dell’impianto strategico e strutturale che un’azienda dovrebbe avere. 

Infatti attraverso i KPI, le aziende monitorano alcuni aspetti fondamentali per la crescita dal punto di vista strategico. Questi indicatori offrono una conoscenza approfondita sulle singolarità che maggiormente impattano sull’immagine complessiva. Tuttavia i KPI da soli non bastano a realizzare e mettere in pratica la strategia. 

Accanto ai KPI ci dovrebbero essere degli indicatori più ampi e onnicomprensivi, capaci di mettere in comunicazione immediata l’obiettivo di business a lungo termine con la granularità delle variazioni specifiche. Per fare questo, è necessario che l’azienda fissi anche i suoi OKR (Objectives Key Results). 

Quindi, in sintesi: i KPI lavorano su obiettivi più piccoli e specifici, a breve e medio termine. Il loro compito è concretizzare in piccoli settori dell’azienda l’ispirazione e la strada segnata dagli OKR.

 


Cosa sono gli OKR.

Per mettere in comunicazione le valutazioni e le proiezioni aziendali per il futuro con le analisi granulari concesse dai KPI serve un collegamento. A questo livello intermedio lavorano gli OKR (Objectives Key Results). 

OKR sta per “Objective and Key Results” ed è una delle metodologie organizzative per l’allineamento sugli obiettivi e sui risultati da raggiungere più diffuse tra le aziende (ma serve anche a livello di team e per il singolo individuo).

Gli OKR sono indicatori che parlano di obiettivi ambiziosi e cross funzionali, a partire da una visione dell’azienda e del business nel lungo termine. Gli OKR raccontano dove l’azienda si propone di arrivare, pensando in grande. 

L’obiettivo dell’OKR è creare un cambiamento sostenibile in una determinata performance aziendale, senza però influire sugli altri aspetti e impattare negativamente sul business. La visione d’insieme è il punto di partenza e non può essere sacrificata da interventi troppo specifici.

Quindi, in sintesi: gli OKR hanno un punto di vista più ampio sul business, sugli obiettivi e sul futuro. Il loro compito è indicare e disegnare un futuro migliore per l’azienda, sotto alcuni punti di vista ritenuti più importanti.


Complementarietà di KPI e OKR.

KPI e OKR sono due acronimi simili come i loro compiti, per sottolineare l’esigenza di lavorare sempre su due livelli, il macro ed il micro, con la stessa attenzione e cura. I KPI e gli OKR sono due strumenti fondamentali e complementari per un’azienda: solamente attraverso la giusta sinergia e comunicazione tra questi strumenti è possibile percorrere la strada verso i risultati attesi. 

Mentre un KPI misura delle performance e valuta il raggiungimento o meno di un obiettivo, un OKR può aiutare a raggiungere l’obiettivo definito dal KPI attraverso un sottoinsieme di risultati chiave, anch’essi perfezionati sotto forma di indicatori.

Per fare un esempio pratico: se il tuo obiettivo è chiudere il trimestre a 100.000 € di vendite, questo sarà il tuo KPI per il Quarter, ma potresti impostare degli OKR per aiutarti a raggiungere quell’obiettivo. In pratica dividi l'obiettivo finale in tanti altro sotto-obiettivi (fare X promozioni, fare Y campagne Google etc). Questi ti servono per organizzarti nel raggiungimento dell’obiettivo finale. Va da sè che gli OKR devono discendere dai KPI aziendali.

Conclusioni.

Abbiamo visto che KPI e OKR condividono parte del terreno su cui poggiano. Effettivamente ci sono delle zone di sovrapposizione, ma i KPI e gli OKR nascono con scenari ed obiettivi molto differenti tra loro ed è importante conoscerli, fissarli e permetterne la comunicazione. 

Se definiti e attivati con scientificità, i KPI e gli OKR attiveranno un percorso ciclico verso la crescita del business. Solo lavorando in sinergia è possibile valorizzare i valori ottenuti e le metriche individuate.