Sapevi che puoi creare un database con diverse tipologie e-mail ecommerce?
Hai già impostate delle campagne e-mail o degli automatismi con questo obiettivo?
Un database profilato di contatti è il bene più prezioso a cui il tuo store online possa ambire. Per costruirlo, però, ci vogliono delle attività pianificate che sfruttano il canale e-mail. Scopri quali sono le tipologie e-mail ecommerce che puoi usare per farlo!
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Le comunicazioni e-mail che puoi usare e strutturare per creare un database sono davvero tante. Con un unico strumento di comunicazione puoi raggiungere obiettivi diversi, che chiaramente richiedono contenuti differenti a seconda delle tipologie e-mail ecommerce.
🎯Clicca qui se prima vuoi leggere: Email marketing per e-commerce
L’e-mail rimane di fatto uno degli strumenti ancora più utilizzati per inviare comunicazioni personalizzate ad una platea di lead / clienti che sono interessati al tipo di prodotto o servizio che vendi.
Poni attenzione al fatto che l’obiettivo di un’attività di e-mail marketing non solo costruire un database ma farlo in modo tale da poterlo usare costantemente nel tempo per comunicazioni mirate ad aumentare gli acquisti e fidelizzarli.
Un database di contatti profilati, segmentati cioè per varie caratteristiche che vanno dai comportamenti di acquisto abituali alle preferenze di navigazione, è un bene molto prezioso per il tuo e-commerce. Se sei in possesso di una lista di contatti che hai creato tu stesso (su loro consenso, ovviamente) puoi lavorarli nel tempo per fare nutrimento, incrementare il loro valore e fidelizzarli.
Creare una lista di contatti naturali non è facile e richiede del tempo: tuttavia il numero di iscritti alla mailing list non è direttamente proporzionale al numero di conversioni, meglio un database più piccolo ma opportunamente profilato che uno da 100.000 utenti generici comprati da un altro portale poco in linea con il tuo e-commerce.
Per creare un database ci vuole quindi una strategia chiara che però puoi modificare in corsa a seconda di come gli utenti rispondono alle tue attività. Se hai aperto un nuovo e-commerce da poco all’inizio avrai pochi dati su cui lavorare ma col passare del tempo devi essere in grado di profilare sempre più specificamente il comportamento di acquisto di tutti i tuoi clienti.
La forma più comune di registrazione del dato è l'iscrizione alla newsletter ma non per questo è la più semplice, anzi. Richiedere un contatto per la ricezione di newsletter prevede un'attività di pianificazione di contenuti con cadenza almeno mensile che non si limiti a un misto di notizie e sconti del tuo portale. Anche la newsletter dovrebbe essere diversificata a seconda del cluster di appartenenza del contatto.
Se hai intenzione di creare una newsletter settimanale o mensile dovresti quindi avere prima un quadro chiaro dei tuoi clienti, dividerli in gruppi in base allo storico dei loro acquisti quindi inviare comunicazioni personalizzate su:
Queste sono solo delle idee di contenuti da veicolare tramite newsletter. Il carico di lavoro aumenta con l'aumentare della profilazione e della frequenza di invio. Il suggerimento è quello di cominciare con 1 newsletter mensile da immaginare in qualche forma diversa a seconda del target (in fase iniziale invece può essere un solo invio
Dove si richiede l’iscrizione alla newsletter? Puoi individuare più punti di contatto a tal proposito:
Queste soluzioni non sono per forza alternative, ma ricordati di non esagerare e prevedere, piuttosto, la presenza di un banner fisso in qualunque pagina in aggiunta ad un modalità temporanea come un banner a comparsa.
L'e-mail rimane lo strumento più performante per tentare di recuperare i carrelli abbandonati, cioè quei carrelli del tuo e-commerce dove gli utenti hanno aggiunto dei prodotti senza però acquistarli. Pare infatti che le email di promemoria abbiano un’efficacia incredibile nel riportare i clienti sul sito per guidarli verso la finalizzazione del loro acquisto. Per questo motivo devi sempre comprendere nella tua strategia una serie di procedure per recuperare possibili vendite che altrimenti vanno perse.
Gli utenti che aggiungono prodotti in carrello ma non acquistano dovrebbero essere inseriti in una lista apposita del tool di e-mail marketing da te utilizzato (che parli con il CRM) ma dovresti personalizzare il più possibile i messaggi a loro rivolti. Ad ogni gruppo, anche in questo caso, dovrebbe corrispondere una e-mail, che deve prendere la forma di un messaggio one-to-one.
Cosa inserire in una e-mail con questo obiettivo? Sicuramente un resume dei prodotti non acquistati dall'utente. Non limitarti però a ricordare cosa devono ancora pagare, ma cerca di dare delle motivazioni valide affinché procedano. Queste motivazioni possono essere:
Devi puntare alla massima personalizzazione possibile. Chi risponderà a queste e-mail verrà inserito in una lista del database pensata apposta per i contatti recuperati dai carrelli abbandonati, i cosiddetti indecisi.
Coloro che decidono di dedicare del tempo a lasciare una recensione per i propri acquisti sul tuo e-commerce sono contatti che reputano importante far sapere agli altri come si sono trovati. Sono persone particolarmente sensibili alla fluidità della propria esperienza di acquisto quindi vanno filtrati appositamente perchè se trattati molto bene potrebbero diventare ambassador del tuo e-commerce.
L'e-mail va infatti usata anche per ricevere più feedback possibili, perchè si sa, il passaparola è ancora l’arma di persuasione più potente in circolazione. Per questo, ad ogni acquisto, dovrebbe corrispondere un invio automatico di una e-mail che chiede a tutti coloro che hanno acquistato un prodotto sul tuo e-commerce di lasciarti una recensione. Inoltre potresti suggerire di seguire le tue pagine social e di lasciare quindi un commento o una recensione su questi ulteriori canali.
Come dovrebbe essere strutturata una e-mail di questo tipo?
Come detto in precedenza, anche questi contatti dovrebbero essere inseriti in una lista apposita da nutrire successivamente con comunicazioni particolarmente riguardose: potresti dedicare loro dei codici sconto o spese di spedizione gratuite inserendoli addirittura in un programma fedeltà VIP.
Ci sono due ulteriori liste che dovresti prevedere nel tuo database: una per chi ha risposto ad attività di upselling e una per chi l'ha fatto invece sul cross-selling. Le e-mail inviate per stimolare l’acquisto di prodotti dal valore superiore o complementari devi sempre inserirle nella tua strategia perchè permettono di aumentare il valore o la retention dei singoli clienti.
Il cross-selling probabilmente è più semplice da realizzare e anche il più performante, perchè si tratta di un consiglio di acquisto legato ad prodotto complementare, anche di valore inferiore ma legato ad un prodotto inserito a carrello. Una lista che comprende questo tipo di cliente può essere sfruttata per usarla come campione test di accessori, perchè si tratta di un cliente che intercetta positivamente i suggerimenti di acquisto.
Analogamente, coloro che rispondono positivamente a e-mail di upselling sono utenti con un alto potenziale di spesa, disposti a "salire di livello" nei loro acquisti. Può valere la pena proporre loro i nuovi prodotti di fascia alta.
Per costruire un database devi impostare delle attività di e-mail marketing automatiche che devi però differenziare in base all’obiettivo. Come abbiamo visto, ad ogni tipologia di e-mail corrisponde un preciso tipo di utente che nel tempo puoi nutrire con contenuti diversi a seconda del motivo per cui si trova in quella lista.