Per lo studio di fattibilità gli strumenti sono tanti?
Cosa è necessario conoscere per farne uno completo e dettagliato?
In questo articolo ti sveliamo alcuni tool utili per fare uno studio di fattibilità di un prodotto o per il tuo ecommerce!
INDICE
Per lo studio di fattibilità gli strumenti disponibili sono sia gratuiti sia a pagamento. Certamente quelli che prevedono un upgrade a pagamento o nascono solo con una prova gratuita limitata di X giorni possono offrire dati più completi.
🎯Cos'è lo Studio di fattibilità?
Lo studio di fattibilità viene svolto usando strumenti di analisi economico-finanziaria di supporto alle decisioni. Nel caso di un ecommerce, ci sono diversi tool che offrono una panoramica del mercato di riferimento, attivo appunto online.
Non è detto però che tu debba mettere in conto un investimento troppo oneroso per avere un’idea delle potenzialità della tua idea imprenditoriale. Anche perchè, qualora volessi davvero investire, dovresti consultare un’agenzia specializzata per studio di fattibilità.
Il fai da te è pertanto consigliabile in primissima istanza per cominciare a farsi un’idea della validità del proprio progetto, cominciando a capire se c’è mercato e margine di guadagno.
Nel caso ci fossero opportunità, potresti far lavorare i professionisti per creare uno studio di fattibilità completo e avere conferme o smentite.
Dal momento che intendi aprire un ecommerce o lanciare comunque un progetto sul web, è fondamentale capire come e dove si sta spostando il mercato e la domanda online. Ma non solo: devi anche trovare chi saranno i tuoi principali concorrenti e quali parole chiave usano per posizionarsi sui motori di ricerca.
Per fare questo hai bisogno di usare degli strumenti per la SEO. Certo, puoi andare direttamente su Google e usare Suggest (in pratica cominci a scrivere delle parole su Google e i suggerimenti che compaiono riflettono le ricerche più frequenti) ma l'uso di strumenti per la SEO faciliterà notevolmente il tuo compito.
Il funzionamento di base di questi strumenti è sempre lo stesso: basta inserire una parola e il tool ne mostrerà tutte le informazioni correlate, che di solito sono Volume (quantità di ricerche di quella keyword), Difficoltà di posizionamento (in base a quanti sono già ben posizionati) e CPC (costo per clic attualmente sostenuto dai competitor per quella parola).
Questi strumenti hanno solitamente una versione gratuita che dura poche ricerche al giorno oppure poche settimane quindi una versione a pagamento divisa in pacchetti diversi a seconda dell’esigenza dell’utente.
SEMRush è uno degli strumenti più conosciuti sia per fare delle ricerche SEO per un blog o un nuovo sito, sia per fare analisi di mercato perché permette l’analisi del posizionamento in relazione ai competitor. Il tool permette di capire i punti di forza e di debolezza di un sito e di decidere le azioni da intraprendere per il proprio ecommerce.
Probabilmente hai in mente una lista di principali competitor ma non è detto che questi nomi corrispondano ai reali concorrenti organici trovati all'interno delle SERP. Per individuare i competitor organici su SEMrush bisogna lavorare su Analisi Dominio > Ricerca Organica > Competitor e l'analisi GAP.
Anche SEOZoom permette di analizzare i propri competitor per capire come inserire il proprio progetto online. Questo tool rende possibile includere competitor potenziali, vale a dire operatori che verosimilmente potrebbero entrare nella “nicchia” in un prossimo futuro, pur non essendo ancora presenti al momento.
La prima funzione di SEOZoom che va in questa direzione è lo strumento “TOP 100 di settore”, presente nella sezione “Classifiche Siti Web”, che mostra i primi 100 siti web che ottengono più traffico stimato da Google nel settore segnalato come di interesse.
Forse meno conosciuto dei due precedenti tool, UberSuggest è tuttavia un valido strumento - anche più economico - per fare analisi approfondite di come cambiano le ricerche online. Persino nella versione gratuita permette di avere delle utilissime informazioni sui principali player del mercato.
Presenta i dati sull’andamento delle visite organiche (quelle spontanee) e non organiche (quelle a pagamento, derivanti dalla pubblicità online) ottenute dai concorrenti sui loro siti. È così possibile studiare la loro forza nel tempo.
Per avere informazioni sui ricavi dei tuoi competitor invece puoi sfruttare alcuni portali che presentano fatturato e stato di salute dei tuoi competitor. É importante per capire qual è la potenza di fuoco dei tuoi concorrenti, quindi chi è sulla cresta dell’onda e chi invece sta emergendo solo adesso.
Indagare anche sul bilancio, sul fatturato e sul numero dei dipendenti ti offre una panoramica sull’ampiezza del mercato e le performance richieste. Puoi quindi definire la quota di mercato, identificare chi sono i tuoi concorrenti diretti e quelli troppo grandi con i quali non vale la pena confrontarsi.
Alcune delle fonti da usare sono:
iCribis, il canale e-commerce di Cribis D&B per accedere alla banca dati di Informazioni Commerciali sulle imprese.
Creditsafe, un provider della business information che offre informazioni aziendali di tutti i reparti.
Istat, che offre panoramiche più o meno dettagliate sulla situazione di mercato di diversi settori.
I report ricavabili da queste fonti possono essere abbastanza complessi da analizzare, puoi sempre affidarti ad agenzie professionali.
L'analisi della concorrenza sui social, finalizzata ad imparare dagli errori degli altri, si fa con strumenti di Social Media Mentoring, tool online che mettono a disposizione dei dati quantitativi importanti per fare delle considerazioni che possono rivelarsi decisive in fase di studio dell’analisi della concorrenza.
Strutturare una propria digital strategy significa (anche) verificare l’operato sul web dei competitor, per comprendere ciò che stanno portando avanti in maniera positiva e quali sono invece i loro punti di debolezza segnalati dalla community di utenti online.
L'analisi della concorrenza sui social è quindi finalizzata ad imparare dagli errori degli altri per evitare che anche tu possa farli.
Sapere che tipo di comunicazione hanno impostato i tuoi competitor sui social ti garantisce un vantaggio competitivo perchè saprai su cosa non devi puntare (le battaglie perse) e quali sono le lacune e le mancanze che invece puoi colmare.