Stai chiedendo recensioni ecommerce con email?
Qual è il punteggio che ti attribuiscono i tuoi clienti?
Le recensioni sono fondamentali nel processo di customer journey perchè possono fare la differenza tra un carrello abbandonato e un cliente fidelizzato. Ecco come richiederle con email!
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I clienti che hanno acquistato i tuoi prodotti hanno vissuto un'esperienza di acquisto, tu devi farti dire come l’hanno vissuta. A parte le e-mail di resume acquisto, conferma spedizione etc, dovresti usare le email per ricevere più feedback possibili, perchè si sa, il passaparola è ancora l’arma di persuasione più potente in circolazione.
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Non è raro infatti ricevere una email con la richiesta di lasciare una recensioni in merito al proprio acquisto. Queste email, però, spesso finiscono nel cestino ancora prima di essere lette.
Come fare per evitarlo? Potresti pensare ad una mail originale e creativa, seppure semplice, per richiedere a tutti coloro che hanno acquistato un prodotto sul tuo e-commerce un feedback per aiutarti a migliorare. Stesso concetto ma espresso in modo diverso.
Le email devono quindi rimandare a un sistema di recensioni che può basarsi su diversi canali:
Inoltre potresti suggerire di seguire le tue pagine social e di lasciare quindi un commento o una recensione su questi ulteriori canali. Sulle pagine aziendali i feedback sono una vera calamita per like e commenti.
Una email di richiesta recensioni post acquisto corre il rischio di essere banale. Se graficamente non è attraente, poi, è destinata a finire nel cestino. Ma non occorre strafare: del resto, devi solo chiedere una recensione.
Per meglio focalizzare l'attenzione del lettore e puntare all'obiettivo, cioè la recensione, usa una grafica semplice e mirata, dal design semplice. Lo stile basico infatti aiuta a focalizzare l’attenzione del lettore sul messaggio e sulle principali azioni che vuoi attivare. Questo incoraggerà un maggior numero di destinatari a cliccare sul contenuto della email.
Qui valgono le regole di visual design per le email: ok ai contrasti ma nulla di troppo eccentrico, banditi testi di colori illeggibili (il nero è sempre il migliore), attenzione al font usato per le parole in Sans Serif (i classici Arial, Verdana e Helvetica) e non esagerare con le gif.
Linearità e semplicità, ma soprattutto attenzione ai dettagli, come le call to action che rimandano a partecipare ad un questionario di apprezzamento o a dare una valutazione al brand o al prodotto. Queste ultime devono essere evidenti, non banali e richiamare ad un’azione che punta al vantaggio (“Voglio aiutarvi” oppure “Voglio dire la mia”).
Ogni cliente che ha acquistato sul tuo ecommerce non ha solo un nome (tag dinamico tra i più utilizzati nelle email personalizzate) ma anche uno storico di acquisti oppure delle preferenze evidenti dal suo primo acquisto. Quando richiedi una recensione, stai chiedendo un parere personale e diretto ad un utente, che dovrebbe sentirsi coinvolto in prima persona nel contributo che può dare.
Per questo motivo, quando vuoi richiedere recensioni ecommerce con email devi cercare di trattare il tuo cliente come una persona non come un numero in lista. Come?
La personalizzazione ha diverse forme, per trovare quella che porta a maggiori conversioni (cioè le recensioni) prova modelli diversi con quei clienti che al primo invio non le rilasciano.
Fai un A/B test interno, su quei clienti e osserva quando e se migliorano le conversioni. Cerca di capire quale livello di personalizzazione è quello che centra maggiormente il bersaglio.
Non c’è una struttura fissa quando chiedi recensioni ecommerce con email, ci sono però dei modelli utili allo scopo che puoi usare come A/B test, su liste clienti diversi o per categorie di prodotto acquistati diverse.
Ringraziamento + nome.
Richiesta diretta di lasciare una recensione.
Collegamenti alle pagine dove è possibile farlo.
Frase finale ad effetto.
Ringraziamento + nome su header grafica.
Immagine del prodotto acquistato.
Richiamo diretto all’azione per lasciare la recensione con collegamento al portale.
Saluti finali.
Modello completo.
Ringraziamento + nome in testo.
Frase sull’importanza data alla recensione da parte tua.
Immagine del prodotto acquistato.
Richiesta di lasciare recensione con bottoni che rimandano a canali diversi.
Collegamenti ai social.
Testimonianze di altri clienti su quel prodotto.
Saluti finali.
Le composizioni possibili sono tante e ogni ecommerce deve trovare quella che spinge maggiormente il proprio target a fare lo sforzo di lasciare una recensione. L’elemento comune è sempre l’incipit.
In molti, invece, per incentivare il feedback, offrono dei lead magnet in varie forme, un piccolo sconto o un contenuto esclusivo. Lo inseriscono dopo aver richiesto il feedback, con call to action evidenti, sottolineando l‘esclusività di quel regalo.
Strettamente legato alla personalizzazione dell'email per richiesta recensioni è lo storytelling che, se applicato in questo caso, aumenta le possibilità di ottenere conversioni. Il motivo è semplice: a nessuno piace perdere tempo e purtroppo lasciare un feedback di questo tipo spesso viene inteso proprio come una perdita di tempo.
Del resto il procedimento non può essere più snello di un clic sulla email che rimanda ad un portale esterno con una procedura che, per quanto sintetizzata, richiede un’ulteriore azione da parte dell’utente (o il clic ad un punteggio o addirittura la stesura di un commento scritto).
Quindi, escluso il lead magnet di cui abbiamo già parlato ma che potrebbe rivelarsi molto oneroso soprattutto se inteso come sconto sull’ordine successivo, l’unica altra arma a disposizione è proprio lo storytelling. Quella pratica, cioè, che tenta di convincere l’utente a compiere un’azione toccando degli argomenti a lui/lei vicini e sentiti.
Pensa ad esempio di immaginare una storia legata all’utilizzo di ogni prodotto. Se l’utente Mario acquista un paio di scarpe da running, nella email che riceve con la richiesta di recensioni potresti inserire la storia di Filippo, che vorrebbe tornare a correre sull’asfalto ma non sa se quel paio di scarpe è giusto per lui. Solo Mario può aiutarlo, facendogli sapere se quel prodotto è valido o meno.
La storia può riguardare anche il cliente stesso, quindi nel richiedergli una recensione, banalmente potresti insistere sull’importanza che questa sua azione ha per te, per tutti i tuoi clienti e per tutti coloro che oggi vorrebbero tanto comprare un paio di scarpe nuove.
Basta essere meno robotici e focalizzarsi sulle buyer personas che hai definito in fase di business plan, usando il tono di voce che ti caratterizza e toccando gli argomenti che sai essere di interesse per i tuoi clienti. Il tutto contestualizzato ai prodotti di ogni acquisto.