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Aprire un negozio online senza partita IVA: il Temporary Shop.

Scritto da Marianna Siani | 16/09/20 5.00

Aprire un negozio online senza partita IVA è possibile?

Come si può vendere anche senza?

La soluzione c’è ed è il temporary shop: un negozio temporaneo, appunto, che può aiutarti a capire se la tua idea funziona e se sei pronto a fare sul serio.

Scopri in cosa consiste e come aprirne uno!

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I temporary shop possono servire da tester importanti per un progetto di vendita online a più ampio raggio.

È possibile aprire un negozio online senza partita IVA? Purtroppo no. Un e-commerce gestito in modo tradizionale, aperto tutto l'anno, anche secondo il modello di business del dropshipping, richiede la presenza di un'azienda quindi di una partita IVA. 

Ma, c'è un "ma", in un solo caso puoi vendere online senza doverla aprire: parliamo della formula "Temporary Shop", che ti consente di gestire le tue vendite online su un sito per un periodo di massimo di 30 giorni su 365.

Clicca qui se vuoi prima leggere: Come aprire un negozio online

Capita spesso infatti che chi si approccia al mondo del web non abbia certezza del risultato, anzi, nessuno ha la sfera di cristallo. Per quanto ben pianificati, i costi per aprire un negozio online non sono pochi e potresti non avere le forze al momento per investire tanto. 

Tuttavia, i temporary shop ti possono essere molto utili per capire se il tuo investimento può valere la pena e garantirti dei guadagni.

Cos'è un Temporary Shop

Sul territorio italiano si parla di temporary shop da almeno 20 anni, ma in pochi ne conoscono le potenzialità anche online. Sul territorio, capita spesso di vedere delle insegne di Temporary Shop, soprattutto di abbigliamento: si tratta di negozi che aprono a sorpresa e che hanno breve durata (un mesetto). Vendono in modo "straordinario" dei prodotti rilanciati come occasioni uniche, che tanto fanno gola agli appassionati di shopping. 

Un negozio che compare all’improvviso attira inevitabilmente l’interesse di utenti che navigando online ne trovano richiami in post e campagne e sono così spinte a curiosare, acquistare e, nel migliore dei casi, chiedere maggiori informazioni sul marchio per poi continuare a seguirlo online. Se la loro esperienza è positiva, sono disposti anche a parlarne subito con amici e conoscenti.

Il Temporary Shop è a tutti gli effetti un’attività commerciale, ma con la particolarità di non avere l’obbligo di apertura della partita IVA se il periodo di attività del negozio (anche se online) è di massimo 30 giorni su 365, in quanto si presuppone che sia un’attività di tipo occasionale.

Se in questi 30 giorni il guadagno (ricavi meno costi) sarà superiore a € 5.000,00 dovrai iscriverti alla Gestione Separata INPS e versare i relativi contributi anche se in seguito al test deciderai di aprire la tua partita IVA. 

Sei tenuto infine a rilasciare all’acquirente una ricevuta generica con indicazione di prezzo dell’oggetto e data di vendita da conservare per il momento della dichiarazione dei redditi perché andranno dichiarate con il modello 730 o modello Unico.

Assicurarti che il Comune dove intendi avviare questo negozio temporaneo preveda il Temporary Shop per gli ecommerce. Non tutti i Comuni, infatti, sono preparati a questa evenienza e a volte bisogna concordare con il SUAP (Sportello Unico delle Attività Produttive) come comportarsi per l’apertura del negozio temporaneo.

Come usare il Temporary Shop in una strategia di testing del mercato

Il temporary shop ti consente di testare la tua attività e se dovessi essere soddisfatto dei risultati potrai aprire una partita IVA per avviare il tuo business in modo del tutto “normale”. Rappresenta infatti un ottimo modo per dare un boost alle vendite in modo concentrato di prodotti che o hai in magazzino e che non riesci a vendere (facendo delle offerte imperdibili e puntando sul costo basso) oppure di prodotti nuovi, da realizzati o solo da te venduti per capire e hanno mercato.

I temporary shop hanno successo per diversi motivi.

 

  • Se hai già un negozio fisico l’effetto-sorpresa sui clienti già acquisiti, innescato da una formula insolita, è una vera bomba.
  • Se i tuoi prodotti non ci sono in nessun altro store online, riesci ad attrarre nuovi clienti alla ricerca di prodotti non ancora in commercio.
  • Puoi testare le offerte, soprattutto quando il brand è in una fase di cambiamento del concept.

Il ventaglio di possibilità che offre un temporary shop è quindi molto ampio e il test si allarga ai prodotti, al mercato, al target e al periodo. Pensa ad esempio quanto sarebbe utile testare il mercato ad ottobre, fare le dovute considerazioni a novembre prima di lanciare uno store online in periodo natalizio!

Valutare i risultati del Temporary Shop

La fase più importante della vendita occasionale consentita dai temporary shop è quella che segue alla chiusura dello store online, ovvero la valutazione dei risultati. Certamente il dato che ti interessa di più è quello delle vendite, ma devi considerare anche la risposta in termini di visualizzazioni e clic, perchè in un solo mese avrai solo una parte della visione d’insieme consentita invece da un business online per diversi mesi.

Oltre quindi a registrare l’importo totale che hai guadagnato, considera anche:

 

  • lo scontrino medio: mediamente gli utenti quanto hanno speso?
  • il numero di acquirenti: ci sono stati pochi acquirenti che da soli hanno rappresentato la maggioranza delle vendite o al contrario tanti utenti che con acquisti più contenuti hanno fatto il totale?
  • i picchi di vendita: ci sono stati dei giorni e/o degli orari in cui le vendite aumentavano?
  • il percorso di navigazione: come sono arrivati alla pagina di check out?
  • l‘abbandono dei carrelli: in quanti non hanno finalizzato gli acquisti?
  • i prodotti più venduti: quali prodotti hanno avuto più successo e quali meno?

Tutte queste domande, come vedi, hanno a che fare con le vendite ma ti permettono di analizzarle nel dettaglio. Le risposte ti daranno un quadro più preciso per mettere in piedi un vero e-commerce, aprendo la partita IVA e cominciando a sponsorizzare la tua attività in modo completo.

Conclusioni

Occorre aprire la partita IVA e affrontarne gli adempimenti e i costi ogni volta che l’attività di vendita non è occasionale ma sistematica quindi indipendentemente dal canale di vendita che decidi di usare (piattaforma gratuita o sito dedicato). Devi quindi prestare molta attenzione che le tue vendite possano configurarsi tra quelle occasionali e non continuative.