Sapevi che puoi aumentare i tuoi ricavi con una delle strategie add-on-selling per ottimizzare ecommerce?
Stai suggerendo ai tuoi clienti di acquistare prodotti correlati?
Ottimizza le probabilità di avere scontrini medi più alti: parliamo di Add-on selling!
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Le azioni possibili che puoi mettere in campo per ottimizzare il tuo e-commerce, quindi aumentare le vendite, hanno a che fare con specifiche tecniche di vendita che puoi implementare nella tua offerta, come le strategie add-on-selling per ottimizzare ecommerce.
Un e-commerce ha come obiettivo quello di vendere con sempre maggiore frequenza prodotti il cui valore deve aumentare nello scontrino medio. Per fare questo, devi avviare delle attività, sotto forma di automatismi, volti a spingere più prodotti.
Con l’Add-on-selling ecommerce di fatto spingi l’utente ad aggiungere al carrello altri prodotti legati al prodotto principale a cui è interessato e in questo caso la narrativa è molto importante. Si tratta di andare oltre al classico riquadro “Potrebbe interessarti anche” e spingere verso il vantaggio di completare l’acquisto con prodotti utili o potenzialmente indispensabili.
🎯Scopri come ottimizzare il tuo ecommerce
Le strategie add-on-selling per ottimizzare ecommerce fanno riferimento a una modalità in cui proponi un prodotto aggiuntivo che risulti utile e completi quello acquistato dal cliente in modo che sembri indispensabile.
L'Add-on selling, se eseguita correttamente, è una pratica che può indurre i clienti ad acquistare senza pensare troppo ai loro acquisti aggiuntivi, perchè diventa naturale farlo. La parola chiave di questa strategia sta nel termine è "suggestivo". Il processo non si esplicita in toni aggressivi ma vede la sua efficacia in una comunicazione che guida il consumatore lasciando che prendano le loro decisioni di acquisto lungo il processo di acquisto, mostrando loro le opzioni aggiuntive che vorresti che scegliessero in modo strategico.
In questo senso, spingere sull’esclusività di un acquisto correlato o sull’urgenza (hai solo 5 minuti per inserire quest’altro prodotto in carrello) non è di fatto una metodica efficace e non va nella direzione dell’Add-on selling. Piuttosto, devi offrire dei consigli, sotto forma di messaggio prima o durante il check out, per trasmettere l’idea che l’utente avrà un vero beneficio aggiungendo degli altri prodotti al carrello.
Per mettere in pratica una strategia di add-on selling si utilizzano integrazioni o moduli, come è possibile fare con Prestashop, per agganciare all’inserimento a carrello di un prodotto (una marca specifica di telefono ad esempio) o di una categoria prodotto (la categoria “smartphone) la comparsa di un messaggio (con testo e visual) in cui si suggeriscono altri prodotti che può avere senso aggiungere in carrello.
Puoi inserire suggerimenti di acquisto in diversi punti della navigazione utente e con diverse forme.
Step di inserimento
Pagina di atterraggio: se l’utente arriva su una pagina prodotto specifica, è perchè è interessato a quel prodotto, ma ancora non sai se lo inserirà a carrello. A prescindere dalla fonte (social media, newsletter o Google), puoi, entro pochissimi secondi, far comparire un messaggio per suggerirgli un pacchetto di prodotto che contenga al suo interno anche quello che gli interessa.
Inserimento a carrello: tradizionalmente, nel momento in cui si inserisce in carrello un prodotto, appare un messaggio di conferma. Accanto a questo, puoi inserire anche un messaggio contenente un invito a scoprire prodotti correlati, con anteprima grafica del prodotto e una bella call to action per spingere l’utente a visitare le relative schede.
Check-out: quando l’utente comincia il processo che lo porterà al pagamento, vuol dire che è in una fase del funnel di vendita già più bassa. Già nel primo step, quello in cui vede i prodotti aggiunti in carrello ed è pronto per comprare, gli si può suggerire altri prodotti per completare la sua esperienza.
Forme
Prodotti suggeriti (fascia): la fascia con i prodotti suggeriti è un classico, è la forma a cui gli utenti sono più abituati ma proprio per questo motivo potrebbero essere poco incentivati a dargli retta. Se vuoi usare questa forma, sii creativo e convincente.
Pop-up: questa è la forma più “invasiva” con cui puoi spingere l’acquisto di un altro prodotto, ma se pensato bene, può essere ingaggiante. Il pop-up può comparire in più step ma alternativi: scegli un momento in cui vuoi inserirlo e uno solo. Troppi pop-up faranno scappare l’utente.
Chatbot: non sottovalutare il potere dei chatbot. Se l’utente ha aggiunto al carrello un prodotto, perché non suggerirgli, con una forma automatica ma colloquiale, un altro prodotto correlato? Questo è un mezzo meno invasivo di un pop-up ma più di impatto di una fascia prodotti suggeriti.
Quale prodotto suggerire in una strategia di Add-on selling? Accessori, componenti, estensioni e tutto ciò che è strettamente legato al prodotto inserito a carrello. Puoi suggerire singoli prodotti o categorie intere. Vediamo degli esempi.
Singolo prodotto
Nel caso di un iPhone, ha senso suggerire l’acquisto delle AirPods, perchè sono della stessa marca e l’utente potrebbe essere interessato a completare l’esperienza Apple con prodotti correlati.
Se l’utente aggiunge a carrello uno struccante Shiseido, puoi suggerire una crema notte della stessa marca per completare la sua beauty routine.
Il tuo cliente vuole acquistare una sedia per bambini Stokke? Allora suggeriscigli di completare l’acquisto con il vassoio che lo trasforma in seggiolone.
Intera categoria
Nel caso della categoria computer Windows, potresti suggerire di completare l'acquisto con un prodotto della categoria cuffie o hard-disk.
Se un utente ha aggiunto a carrello un ombretto occhi, puoi suggerirgli di dare un’occhiata alla categoria degli struccanti occhi
Il tuo utente ha aggiunto al carrello una base Isofix per l’auto? Allora consiglia la categoria seggioloni auto così da essere sicuro di avere un modello compatibile con questo accessorio.
Come vedi, ci sono tanti modi per adottare una delle strategie add-on-selling per ottimizzare ecommerce ma, considerato che l’impegno richiesto è una tantum perchè devi solo impostare gli automatismi che faranno comparire i messaggi, può davvero valerne la pena. Aumenti le probabilità che gli scontrini medi dei tuoi clienti siano più alti (quindi i tuoi margini)!
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